Partinico. Rifiuti, la lettera di “un cittadino indignato”

Esasperato e indignato come tanti per il degrado in cui versa Partinico, a causa delle continue emergenze rifiuti, propone di intraprendere la strada già percorsa decenni fa dal sociologo Danilo Dolci: proteste pacifiche, mirate, continue, ostinate, fino a che non si ottiene una qualche reazione da chi amministra. A scriverci è un cittadino partinicese Salvatore Macaluso, che in una lunga lettera analizza l’attuale situazione dal punto di vista ambientale e sanitario, giudicando paradossale che l’Asp non abbia ancora preso nessun provvedimento a tutela della salute pubblica. Punta il dito poi contro la classe politica dirigente sottolineando come la risoluzione del problema rifiuti rappresenti ad ogni campagna elettorale il cavallo di battaglia dei contendenti alle poltrone di Palazzo di Città. Ma il signor Macaluso si rivolge anche ai suoi concittadini spiegando l’importanza della raccolta differenziata; riciclando -afferma- si risparmia e si salvaguarda l’ambiente. In molte realtà la spazzatura non è un problema ma una risorsa. Il cittadino indignato nella sua lettera giudica negativamente quei soggetti che peggiorano lo stato delle cose incendiando i rifiuti, aggiungendo fumi tossici a quelli già maleodoranti presenti nell’atmosfera. Per non parlare di pulci, zecche, topi, cani randagi, zanzare, mosche e liquami pericolosi con i quali siamo costretti a vivere. Noi cittadini -conclude la lettera di Salvatore Macaluso- non sappiamo quale sia la soluzione al problema, non ne abbiamo le competenze, ma abbiamo eletto dei rappresentanti politici e da loro esigiamo che sappiano amministrare il nostro paese: incatenatevi davanti agli enti competenti, protestate in nostra rappresentanza fino a che non venga trovata la giusta soluzione

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