Partinico, cittadino sposta in strada rifiuti accatastati davanti casa

di Loredana Badalamenti

Stanco di sorbirsi gli odori maleodoranti della catasta di rifiuti che per settimane ha invaso l’area adiacente la sua abitazione, un cittadino di Partinico, ieri mattina, si è procurato una pala meccanica per rimuovere la spazzatura davanti casa e piazzarla al centro della Via Benevento, in cui ha lasciato appena due metri di carreggiata libera. Protagonista dell’eclatante forma di protesta è stato T.M., un agricoltore del luogo che negli ultimi giorni ha dovuto fare i conti anche con grossi topi che si aggirano nella sua proprietà. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani del locale comando di polizia municipale, anche per i notevoli disagi che la ribellione privata ha provocato alla viabilità dell’importante arteria stradale, asse di collegamento per l’autostrada e sede dell’ospedale civico. La situazione è tornata alla normalità dopo qualche ora. Non è ancora chiaro, se nei confronti del manifestante, sia scattata una denuncia. L’uomo, però, è stato obbligato dai caschi bianchi a sgombrare la strada, facendogli riportare i rifiuti laddove li aveva prelevati. Solo questa mattina, gli operai della Servizi Comunali Integrati che gestisce il servizio di raccolta nei 12 comuni dell’Ato Palermo 1, hanno ripulito l’area in questione. Ma a Partinico, così come a Carini, i due centri più grossi della società d’ambito, la situazione resta critica. Stanotte, in viale dei Platani, i vigili del fuoco del locale distaccamento sono dovuti intervenire per spegnere l’incendio innescato su un grosso cumulo di rifiuti. Malgrado la raccolta sia ripresa la scorsa settimana, l’azienda non è ancora riuscita a smaltire le tonnellate di sacchetti maleodoranti accumulati in tutto il territorio comunale di Partinico. Diversi gli interventi dei pompieri per spegnere i roghi di cumuli di spazzatura incendiati dai cittadini disperati per il cattivo odore. Il fuoco viene appiccato ai cassonetti ma soprattutto alle mini discariche. I cittadini cercano di farsi giustizia da soli, dando fuoco alle montagne di immondizia che devastano soprattutto le strade periferiche, ma comunque residenziali, della città. Cassonetti e mini discariche a cielo aperto non risparmiano neanche arterie adiacenti al centro storico. L’aria è avvelenata come gli animi di chi vive in un territorio dove il rispetto delle minime norme igienico-sanitarie sembra sia andato a farsi friggere. Da una parte, l’Ato Palermo 1 che vanta 53 milioni di crediti dagli Enti soci, lavora con enormi difficoltà. La società è priva della liquidità necessaria per ricorrere ai noli ed incrementare gli automezzi in funzione (solo 7 autocompattatori e 6 scarrabili a servizio di tutti i 12 comuni). Dall’altra parte ci sono gli enti locali soci, indebitati al limite massimo, impossibilitati a versare le somme dovute per le decurtazioni e i ritardi subiti nei trasferimenti regionali e statali e in preda all’evasione. Già, perché i cittadini, probabilmente infuriati per i continui disservizi registrati, non pagano regolarmente la tarsu, tra l’altro lievitata con cifre esponenziali. Insomma, la situazione, rappresenta un po’ “il gatto che tenta di mordersi la coda”. Il Comune di Partinico, entro oggi, ricorrendo alla legge regionale 191, si avvarrà di un provvedimento autonomo per rientrare dall’emergenza. Una ditta privata supporterà, con mezzi e personale, la società d’ambito territoriale che a rilento sta tentando da qualche giorno di riportare la situazione alla normalità. Un provvedimento che costerà alle casse comunali circa 40 mila euro, il cui importo verrà detratto dalle somme dovute alla Servizi Comunali Integrati.

Hide picture