Palermo. Arrestati due esattori del pizzo, sequestrati due milioni di euro
I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Palermo hanno arrestato due esattori del ‘pizzo’, Benedetto Marciante, 60 anni, e Gianfranco Cutrera, 45 anni, ritenuti esponenti di spicco del clan mafioso di Resuttana. I militari hanno sequestrato contestualmente beni per due milioni di euro a loro riconducibili. I due sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia per estorsione aggravata e continuata aggravata dalla finalità di favorire cosa Nostra.
Secondo quanto emerso dalle indagini, tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 avevano taglieggiato una nota attività commerciale di via Montepellegrino nel capoluogo siciliano.
I beni sequestrati erano fittiziamente intestati a prestanome, ma i carabinieri hanno ricostruito la loro effettiva appartenenza ai due estortori.
Marciante e Cutrera erano già finiti in manette nell’aprile dell’anno scorso quando erano stati sorpresi a riscuotere il ‘pizzo’ assieme a Francesco Lo Valvo, originario di Partinico e Michele Lo Valvo, 74 e 47 anni. I due erano stati però rimessi in libertà dal Tribunale del riesame e adesso il Gip ha emesso nei loro confronti un nuovo provvedimento restrittivo.
Vittima dell’estorsione è una tabaccheria nei pressi del mercato ortofrutticolo, della quale, secondo l’accusa, Marciante e Cutrera volevano impadronirsi. Avevano inizialmente preteso una somma di 38.000 euro, poi ridotti a 28.000 grazie alla mediazione dei Lo Valvo. Nel gennaio scorso era stata pagata la prima tranche di 5.000 euro.