Cinisi. Arrestato un pregiudicato di Carini per riciclaggio
Nella sua officina di contrada Dietro Cappuccini a Cinisi aveva organizzato un giro illegale di vetture rubate, per lui lattoniere di 46 anni era semplice “ripulire” targhe e telai e rimettere sul mercato le auto trafugate. In manette è finito Gaetano Benfante, pregiudicato residente a Carini. Il traffico illecito è stato scoperto dai carabinieri della locale compagnia, guidati dal comandante Giovanni Ruggiu, insospettiti dalle irregolarità presentate da diverse autovetture controllate durante posti di blocco, in particolare i militari si erano accorti della falsificazione dei numeri identificativi di telaio. Da qui l’avvio delle indagini che hanno portato alla carrozzeria di Cinisi gestita da Benfante. I carabinieri hanno rinvenuto all’interno del capannone due auto rubate, una Citroen C3, sottratta a Palermo dallo stesso pregiudicato, ed una Fiat Cubo, risultata rubata nel quartiere della Zisa, che al momento del blitz si trovano “sotto i ferri”, le targhe “pulite” erano già state applicate e le macchine erano praticamente in “pronta consegna”. I militari al termine degli accertamenti hanno posto sotto sequestro il capannone ed arrestato Gaetano Benfante.
“livesicilia. it” Il tribunale di Palermo stamane ha convalidato la misura di custodia cautelare. Il pm Laura Vaccaro ha avanzato l’accusa di riciclaggio accolta dal Gip Sergio Ziino. Non è dello stesso parere, invece, l’avvocato Tommaso De Lisi difensore di Benfante che ha richiesto il riesame al tribunale della Libertà. Secondo De Lisi, infatti, il suo assistito deve rispondere soltanto del reato di furto aggravato in quanto il riciclaggio è un reato sussidiario.