Attentati intimidatori. Intervengono Cosar, Libera Jato e CNA
E il presidente del consorzio Cosar Mimmo Provenzano, il presidente dell’associazione antiracket Libero Jato Francesco Billeci e la CNA esprimono solidarietà all’imprenditore alcamese per la vile intimidazione subita. In questi giorni il nostro territorio sta vivendo un’escalation di terrore -afferma Provenzano- L’imprenditoria onesta sta rispondendo colpo su colpo denunciando. E ieri pomeriggio il Comitato per la Cultura della Legalità ha incontrato il commerciante partinicese che ha denunciato il suo estorsore Giovan Battista Tagliavia, figlio del boss mafioso Francesco. All’incontro erano presenti Mimmo Provenzano,Francesco Billeci e Bernardo Taormina. Il commerciante ha aderito alla campagna di consumo critico di Addio Pizzo- aggiunge Provenzano – e adesso avrà un patrocinio legale gratuito che lo assisterà in tutto il percorso di denuncia. Verrà presentata inoltre anche un’apposita richiesta di risarcimento danni che potrebbe arrivare dai fondi pubblici riservati alle vittime del racket che denunciano gli estorsori”.
Inoltre si sta valutando con attenzione la richiesta dell’imprenditore Domenico D’Arrigo -al quale sono stati incendiati i mezzi della sua ditta di contrada Mirto a Borgetto- di iscriversi all’associazione Libero Jato