Arresto Tagliavia. Pioggia di solidarietà per la famiglia che ha denunciato l’estortore
Il sindaco Salvo Lo Biundo e l’amministrazione comunale di Partinico manifestano piena vicinanza alla famiglia di commercianti partinicesi che denunciando un tentativo di estorsione ha permesso l’arresto di Giovan Battista Tagliavia, figlio del boss mafioso Francesco Tagliavia. Si tratta di un gesto di coraggio che rappresenta un’ulteriore dimostrazione del percorso di emancipazione dalla sottocultura mafiosa che la cittadinanza sta portando avanti. Questi nostri concittadini non verranno lasciati soli perché rappresentano un patrimonio di integrità morale per tutta la comunità. Chiunque utilizzi gli strumenti criminali della violenza e dell’intimidazione mafiosa per appropriarsi frutto del lavoro onesto delle nostre famiglie, deve essere denunciato e isolato socialmente. La Partinico onesta continuerà a fare fronte comune per sconfiggere la piaga del racket.
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Il Movimento Democratico per Partinico, la CNA e la Confcommercio esprimono la propria vicinanza nei confronti del commerciante partinicese che ha denunciato per estorsione Giovan Battista Tagliavia, figlio del boss Francesco Tagliavia. La Partinico sana fa quadrato attorno a questo onesto commerciante e alla sua famiglia. Il lavoro rappresenta un valore primario da difendere fino in fondo. Le attività produttive della città hanno portato avanti un questi anni un ambizioso percorso di riscatto dalla mafia. Negli ultimi mesi un centinaio di imprenditori partinicesi hanno aderito al consumo critico di Addio Pizzo ed hanno dato vita all’associazione antiracket Libero jato. Questo gesto di coraggio rafforza la determinazione del tessuto imprenditoriale sano della città che vede la cultura legalità come dovere morale e volano di sviluppo. Nell’ultimo periodo lo strumento della denuncia contro la mafia da parte dell’imprenditoria onesta si è rafforzato. Si può denunciare in sicurezza grazie ad una rete di protezione fatta da associazioni antiracket, istituzioni, magistratura, forze dell’ordine ed informazione libera. Nessuno resterà più solo contro la criminalità organizzata.
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La Consulta Giovanile di Partinico esprime la propria vicinanza alla famiglia che ieri ha avuto il coraggio di denunciare il tentativo di estorsione ad opera del giovane rampollo della famiglia Tagliavia, che in passato apparteneva alla corrente mafiosa antagonista ai Vitale Fardazza di Partinico.
Denunciare non è mai facile, ma è l’unica speranza per un cambiamento. Dire no alla mafia è un gesto forte che, per essere veramente incisivo e per portare ad un cambiamento reale, deve coinvolgere tutti.
Invitiamo quindi tutta la cittadinanza a stringersi attorno a chi ha avuto la forza di dire no, a chi non ha accettato di cedere il frutto del proprio lavoro e dei propri sacrifici, a chi non ha ceduto la propria dignità di cittadino e la propria vita, alla mafia.
Invitiamo tutti i cittadini a sostenere concretamente chi si oppone alla mafia con un consumo critico, per dire che noi cittadini onesti siamo di più, per dire che noi siamo più forti.
Invitiamo tutti i commercianti e gli imprenditori locali a seguire l’esempio, affinchè il gesto di un singolo cittadino sia l’incipit per un cambiamento reale della nostra società, affinchè un giorno nessuno si debba trovare nella difficile condizione di dover dire no alla mafia, affinchè un giorno la mafia non esista più.
Perché, come diceva Giovanni Falcone, “la mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.