Armi illegali. Chiesta la condanna a oltre 2 anni per Pedicone

Il pm Ennio Petrigni ha chiesto la condanna a 2 anni e sei mesi e 5000 euro di multa dell’ex comandante dei Vigili urbani di Palermo, Maurizio Pedicone, arrestato a gennaio insieme ad altre tre persone, che hanno patteggiato la pena, dopo essere stato sorpreso a sparare nelle campagne di Portella della Ginestra in un poligono improvvisato.   A dare l’allarme ai carabinieri, che eseguirono gli arresti, fu un passante che preoccupato dagli spari, chiamò il 112. I militari seguendo i rumori arrivarono sul posto ed accerchiarono i quattro che giocavano a fare la guerra. Dalle prime indagini, che hanno accertato anche l’esistenza di un laboratorio nel quartiere Cruillas, in cui venivano modificate le armi, gli indagati da mesi ormai si esercitavano nel poligono illegale. Gli inquirenti perquisendo le case degli arrestati trovarono 423 armi, alcune di fabbricazione sovietica, mitragliatrici da guerra, fucili da assalto, pistole e munizioni. Gli altri tre “rambo”, Silvestre Venturella, giardiniere del comune di Monreale, Federico Cuomo amministratore di condominio e Gabriele Di Pietro informatico italo brasiliano hanno patteggiato e sono usciti dal giudizio.
Il processo a Maurizio Pedicone si svolge col rito abbreviato davanti al gup Giangaspare Camerini

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