Partinico, il sindaco Lo Biundo risponde alle critiche di Rifondazione
Le critiche avanzate da Rifondazione Comunista di Partinico sulla delocalizzazione della distilleria Bertolino, suscitano la reazione del sindaco Salvo Lo Biundo, il quale in una nota scrive di comprendere benissimo le difficoltà degli avversari politici, spiazzati dal fatto che la procedura per la delocalizzazione della distilleria Bertolino sta andando avanti con i fatti. Per frenare un percorso che la città vuole da decenni e che nessuno, tantomeno Rifondazione, sia riuscito ad avviare concretamente – prosegue il primo cittadino – se ne sono inventate di tutti i colori. Prima hanno detto che non si trattava di delocalizzazione ma della costruzione di un nuovo impianto. La presentazione del progetto preliminare invece li ha smentiti su tutta la linea, poiché trattasi di una delocalizzazione a tutti gli effetti, con un impianto che mantiene la stessa linea di produzione e che in più produrrà energia. Hanno parlato di impatto devastante del nuovo impianto, mentre al contrario – sostiene Lo Biundo – sarà finalmente superato il vecchio processo di essiccazione e gli odori molesti verranno abbattuti con lo stoccaggio delle vinacce in appositi contenitori in cemento, ventilati e coperti. Per il sindaco di Partinico, Rifondazione Comunista si arrampica sugli specchi quando getta ombre sul materiale che l’impianto utilizzerà per produrre energia.”Sono stato chiaro – dice – saranno utilizzate le stesse vinacce. In quanto a presunte speculazioni urbanistiche – aggiunge Lo Biundo – la delocalizzazione è stata calibrata sul Piano Regolatore Generale in vigore e sugli indici di edificabilità armonizzati con quelli del perimetro circostante dell’area da dismettere, indici disciplinati anche da Rifondazione Comunista quando faceva parte del governo di questa città. Il sindaco Salvo Lo Biundo va giù duro contro gli oppositori : questa estate – si legge ancora nella nota – allarmati dalla possibilità dell’approvazione in consiglio del protocollo di intesa sulla delocalizzazione che potrebbe portare anche alla creazione di altre opportunità di lavoro con un impianto a biomassa sperimentale, distinto dalla distilleria, dopo la conclusione del primo step sulla delocalizzazione; i comunisti e la falsa sinistra partinicese hanno palesato la preoccupazione che tale tecnica possa essere dannosa per l’ambiente, ma, ahimè, non hanno trovato un tecnico disposto a dichiarare pubblicamente questa corbelleria, perchè la verità è che la biomassa è considerata un’opportunità tecnologica verde assieme al fotovoltaico e all’eolico. Ma non basta – incalza ancora Lo Biundo – la creatività di Rifondazione Comunista arriva persino a teorizzare il presunto rischio della nascita di un termovalorizzatore a Partinico, sapendo bene che il piano rifiuti della Regione, unico organo competente in materia di rifiuti non li prevede affatto. Salvo Lo Biundo conclude la nota scrivendo di non sapere più cosa aspettarsi da quelli che definisce reazionari rossi nemici del cambiamento che temono di essere travolti da questa grande conquista che hanno tentato di osteggiare in tutti i modi, in spregio all’interesse generale della città, solo perché non sono stati loro a raggiungerla.