Palermo. Confisca da un milione a boss storici
Portano cognomi storici tra le famiglie mafiose di San Lorenzo. A distanza di anni dalle condanne ormai definitive i finanzieri continuano a scovare le loro ricchezze.
Beni per oltre un milione di euro sono stati confiscati a Salvatore Biondino, autista di Totò Riina, già condannato all’ergastolo per le stragi di Capaci e via D’Amelio, e Salvatore Biondo, che si occupò di occultare l’esplosivo e di trasportarlo nel cunicolo dell’autostrada dove persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta.
La confisca decisa dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale si basa sulle indagini dal Gico della Guardia di finanza. Passano al patrimonio dello Stato cinque locali che ospitano avviate attività commerciali e tre terreni destinati a parcheggio in viale Regione Siciliana. Sotto inchiesta sono finiti anche quatto insospettabili e incensurati prestanome: Giorgio, Fabio, Antonietta e Giuseppe Marcello Cuccia.
Nel corso di diverse intercettazioni ambientali poste a supporto del provvedimento della Autorità Giudiziaria, i locali commerciali di viale Regione Siciliana sono stati indicati da esponenti di primo piano di cosa nostra come di esclusiva proprietà dei boss sottoposti alla misura di prevenzione patrimoniale della confisca.