Mafia. Partinico, condanne per danneggiamenti e intimidazioni
Il gup Marina Petruzzella ha condannato a cinque anni e 6 mesi Giovanni Vitale, figlio del boss ergastolano Vito, capomafia di Partinico, a 4 anni ciascuno Giovanni e Pitro Serra, mentre ha assolto Santino Lo Biundo. Il processo era nato dalle denunce di due fratelli imprenditori Giovanni e Giuseppe Amato, vittime di danneggiamenti e intimidazioni che oggi fanno parte dell’associazione antiracket ed antiusura di Borgetto e Partinico, costola di Libero Futuro, che in una nota a firma di Enrico Colajanni spiega ” la nascita di un movimento antiracket e l’arrivo delle prime denunce in quella parte della provincia in cui l’organizzazione mafiosa era ed è ancora particolarmente radicata ed aggressiva è un primo segno di una rivolta più ampia che cercheremo di estendere. Riteniamo, infatti, che per liberarsi dalla presenza della mafia non bastino le pur efficaci operazioni repressive dello Stato, ma occorra un moto di rivolta dell’intera società”