Cinisi. Il bene confiscato al boss Badalamenti sede del presepe vivente
Ambientato nell’800 siciliano, riproduce fedelmente un’epoca con le sue abitudini e attività produttive. Lo scenario è davvero incantevole, sono rappresentati i vecchi mestieri, bottai, pastai, maestri carpentieri, ricamatrici, c’è chi fa la ricotta e chi prepara un tradizionale dolce del periodo natalizio, le sfince. Il regno che fu di don Tano Baldalamenti, storico boss mafioso di Cinisi, diventa il regno della natività, con il presepe vivente realizzato dall’associazione culturale “Zahara” e dalla parrocchia di “Santa Fara”. Circa 50 i figuranti coinvolti nella rappresentazione natalizia interamente autofinanziata. Ad allietare ancor di più l’atmosfera ci pensa la banda musicale “santa Cecilia” di Capaci. Il presepe vivente è stato allestito nel bene confiscato che dal 2010 di proprietà del Comune di Cinisi, che ha concesso il patrocinio e si trova in via della libertà, accanto al campo sportivo
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