Cinisi, Casa Memoria si accinge a diventare “Bene Culturale”
Doveva essere il presidente della Regione Rosario Crocetta a scoprire la targa affissa davanti Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato di Cinisi, nell’8° anniversario della morte della madre del militante di democrazia proletaria, ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978. Ma per impegni improrogabili non ha potuto ritrovarsi tra quelle mura che si accingono a diventare un bene culturale a testimonianza della storia collettiva e per la sua valenza simbolica di esempio di civilta’ e di lotta alla mafia”. Un riconoscimento voluto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che adesso dovrà essere vagliato dal Ministero dei Beni Culturali. Alla cerimonia erano presenti, oltre a Giovanni Impastato, i sindaci di Cinisi, Terrasini, Giardinello, Capaci, Torretta e Borgetto ed altre autorità civili e militari. I PARTICOLARI NEL TG