Carini. Acqua ancora inquinata, il sindaco diffida Aps e chiede l’intervento del Prefetto

Il sindaco di Carini Giuseppe Agrusa ha diffidato formalmente la società Acque Potabili Siciliane. Ad annunciarlo è lo stesso primo cittadino che ha mandato una nota alla stessa Aps e per conoscenza al Prefetto di Palermo e all’azienda sanitaria provinciale. Da oltre un mese ed esattamente dal 4 novembre, in alcune zone di Carini è emergenza idrica. Molti cittadini infatti hanno segnalato   che dai rubinetti fuoriusciva acqua di colore scuro e maleodorante, nei pressi di Corso Italia e vie limitrofe.   Le analisi effettuate qualche giorno dopo dall’Azienda Sanitaria Provinciale 6 di Palermo, avevano confermato l’alterazione delle caratteristiche organolettiche dell’acqua distribuita attraverso la rete idrica del comune. In pratica si era scoperto che l’acqua era inquinata da gasolio. Per tutelare la salute dei cittadini, il sindaco Giuseppe Agrusa aveva quindi emesso un’ordinanza che vieta tutt’ora l’utilizzo dell’acqua per scopi alimentari.  Il primo cittadino, aveva inoltre intimato la società Aps a risolvere il problema entro 48 ore e di ripristinare le condizioni di potabilità dell’acqua erogata. Ma ad oltre un mese l’acqua continua a non essere potabile. Il sindaco Agrusa ha così diffidato la società Aps e ha informato della grave situazione il prefetto di Palermo Umberto Postiglione chiedendo un suo intervento urgente: “Nonostante numerosi contatti verbali con i rappresentanti della Società APS – scrive il primo cittadino – nessuna comunicazione, a tutt’oggi, risulta pervenuta all’Ente in ordine alla stabilizzazione dei valori dei parametri fissati dalla norma. La vicenda continua a generare disagi e malcontento tra la popolazione; giornalmente, infatti, ricevo numerosi cittadini che lamentano il mancato ripristino delle condizioni di potabilità dell’acqua.”

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