Borgetto, furti di rame al cimitero

Dopo i colpi fatti al cimitero di Partinico e nella necropoli di Montelepre, i tombaroli di turno in cerca di oro rosso, questa notte, hanno preso di mira il campo santo di Borgetto, dove sono state profanate alcune sepolture e diverse cappelle gentilizie. Non si arresta, quindi, l’opera degli ignoti balordi che, noncuranti della sacralità dei luoghi colpiti, continuano a saccheggiare cappelle gentilizie e loculi cimiteriali da cui è semplicissimo riuscire ad asportare grondaie, tubi di scarico e vasi in rame. Danni enormi, vengono arrecati soprattutto nelle chiesette erette da privati per custodire le salme dei propri defunti. I proprietari, infatti, dovranno far rifare la copertura delle cappelle che, una volta private delle grondaie, con le piogge di stagione, subiranno inevitabilmente infiltrazioni d’acqua che comprometteranno la staticità del tetto. Azioni ignobili, messe a segno da malviventi a cui fa gola il cosiddetto oro rosso da cui ricavano, nel circuito illegale, circa 2 euro al chilo, contro i 7 euro e 50 pagati dai centri autorizzati che però hanno l’obbligo di certificare la provenienza del metallo prezioso acquistato. Ad accorgersi del misfatto, questa mattina, il custode del cimitero comunale di Borgetto, che ha subito informato il sindaco Giuseppe Davì ed allertato i carabinieri della locale stazione. Giunti sul posto, i militari, hanno ispezionato l’area cimiteriale, constatando gli ingenti danni arrecati a numerose sepolture

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