Ato Rifiuti Palermo 1. Il liquidatore diffida i sindaci soci. Entro domani servono i soldi

Ci aveva provato già il 12 dicembre scorso inviando una nota di diffida che è stata disattesa e allora ha deciso di declinare ogni responsabilità per l’eventuale interruzione del servizio integrato dei rifiuti, diretta conseguenza del mancato pagamento delle quote da parte dei suoi fruitori. Il liquidatore dell’Ato Palermo 1, Antonio Geraci non ci sta più e questa mattina ha comunicato ai 12 sindaci soci, già diffidati, che la situazione è ancora più critica del solito. Dieci giorni fa, la Catanzaro Costruzioni che gestisce la Discarica di Siculiana aveva diffidato l’ambito territoriale, che deve alla ditta quasi 500 mila euro, debito che deve essere saldato entro natale, pena la risoluzione contrattuale del servizio di smaltimento rifiuti. E così sarà dato che nelle casse dell’Ato i soldi non ci sono, tanto che ad oggi è impossibile pagare gli stipendi e le tredicesime a tutti i lavoratori sia della società che della Temporary. Ma si sa, un problema tira l’altro ed anche l’azienda che fornisce i mezzi a nolo ha comunicato alla servizi comunali integrati che da oggi ha provveduto a ridurre drasticamente gli autocompattattori in affitto. Il personale interinale intanto non ha percepito lo stipendio, e da questa mattina si astiene dal lavoro anche se resta a disposizione della società, garantendo solo alcuni servizi. I comuni devono pagare entro domani se si vuole scongiurare il disastro ambientale, comunque già in corso, ma è certo che a questo punto ci vorrebbe un miracolo!

E questa mattina gli operai Temporary di Borgetto e Partinico si sono presentati al comune di Partinico per chiedere rassicurazioni sul loro futuro occupazionale e in particolare per capire qual’è realmente la situazione finanziaria dell’Ato, quali sono gli enti che pagano e quelli che non rispettano regolarmente i versamenti. “In ballo-hanno affermato i lavoratori- c’è il pane dei nostri figli”

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