Ars, via libera all’esercizio provvisorio e proroga precari. Si lavora al bilancio
Il parlamento siciliano ha approvato nella notte di sabato l’esercizio provvisorio fino al 30 aprile 2013 in attesa del bilancio e il ddl sulla proroga dei circa 25,000 precari della Regione e degli enti locali. Rinnovati per quattro mesi anche i contratti dei precari dei Consorzi di bonifica e dell’Eas. 51 voti a favore, 12 i contrari e 8 astenuti. A favore hanno votato i deputati del Movimento Cinque Stelle
Intanto prende già forma la legge finanziaria presentata dall’assessore all’economia Luca Bianchi. Una manovra nel segno dei tagli, ma attenta a non toccare le fasce più deboli. Cancellati i fondi “fantasma”, oggetto anche delle bacchettate della Corte dei conti alle precedenti amministrazioni. Tagli ad auto blu e ai compensi dei dirigenti. Chiusi tre dipartimenti regionali. Introdotti nuovi ticket di un euro sulle ricette mediche e di 10 euro al giorno per i ricoveri dei cittadini che abbiano un reddito superiore ai 50 mila euro e di 25 euro al giorno, per quelli che hanno un reddito superiore ai 100 mila euro, per un massimo di 70 euro la settimana, o 175 euro a settimana. Dalla seconda settimana e solo per quella, si abbattono del 50% i costi per entrambe le fasce di reddito.
Nella norma, approvata dalla giunta e trasmessa in commissione Bilancio dell’Ars, il governo Crocetta quantifica in 204 milioni di euro il saldo netto da finanziarie nel 2013. Il governo ha poi istituito un Fondo per gli enti locali, pari a 316 milioni di euro. Andranno ai Comuni, in quattro trimestralità. Sempre ai Comuni andranno una parte delle somme dovute all’incremento delle aliquote sulle accise per l’energia elettrica: si tratta di altri 117 milioni. Poi, ecco il lungo capitolo che riguarda il “contenimento della spesa”.
Intanto, l’erogazione delle somme che spettano, come “arretrati” al personale della Regione, viene posticipata al 2014. Prevista anche la modifica del trattamento pensionistico, che viene uniformato a quello nazionale.
Le auto blu in dotazione agli enti della Regione che vengono dismesse o rottamate, non potranno essere sostituite. E comunque, la cilindrata delle vetture di servizio non potrà essere superiore ai 1.600 cavalli.
Infine il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha proposto di inserire nel bilancio, un taglio alle spese del parlamento siciliano. Nel 2013 si dovrebbero risparmiare oltre 8 milioni di euro. La sforbiciata più consistente riguarda i trasferimenti ai gruppi parlamentari con una riduzione di 4,8 milioni e le spese per il personale dipendente con una decurtazione di 1,4 milioni di euro. Un altro milione e 300 mila euro sarà tagliato per la previdenza e l’assistenza per i deputati in carica e cessati dal mandato. Non vengono risparmiate neppure le competenze dei parlamentari, 455 mila euro in meno. L’ultima parola, per l’approvazione definitiva, spetterà all’aula.