Terrasini, il papà del bimbo sbranato da un cane lunedì sarà ascoltato dai Magistrati
Sarà sentito, lunedì prossimo, dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal sostituto Rita Fulantelli, il padre del bambino di 8 anni, che lo scorso 12 novembre è stato assalito dal suo cane, un rottweiler, nella villa in cui abita a Terrasini. La prescrizione, però, è che il papà di Antonino, il gioielliere Marcello Maniaci, sia accompagnato dai propri legali. Ciò ad indicare che rischia di essere indagato per lesioni colpose. Un reato, perseguibile solo su querela di parte, per cui l’iscrizione nel registro degli indagati verrebbe formalmente fatta solo dopo la nomina di un tutore di parte per la vittima. Il genitore dovrà ricostruire davanti ai magistrati quella giornata in cui figlioletto, che è stato operato due volte dai medici del reparto Maxillo-Facciale dell’ospedale Villa Sofia e che si trova ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva, è stato letteralmente sbranato dal cane che è ancora sotto osservazione al canile municipale di Carini. Nel suo racconto, quindi, si leggeranno i motivi che possono aver indotto la reazione dell’animale, un trovatello che Marcello Maniaci portò a casa, e quindi se concorrono responsabilità penali da parte del genitore. “Adesso che mio figlio sta meglio – ha dichiarato il padre di Antonino che da quel tragico pomeriggio non si è mai mosso dall’ospedale – sono pronto ad affrontare qualsiasi cosa. Se oltre al panico, al dolore provato per il timore di perdere mio figlio, ai pensieri inerenti ai molteplici interventi che ancora dovrà subire e ai sensi di colpa che mi rodono l’anima per aver portato io quel cane nella mia proprietà, dovrò sopportare anche questo – aggiunge – per me è l’ultimo dei problemi. L’unica che ha veramente ha importanza – e conclude – è che mio figlio sia fuori pericolo e che presto potrà tornare a casa”. In effetti, un’eventuale indagine a carico del padre del bambino, avrebbe il sapore della beffa, ma la legge va rispettata e le istituzioni devono svolgere il proprio ruolo. Antonino Maniaci, grazie a Dio, sta molto meglio. Non è più attaccato al respiratore e le ferite subite cominciano a rimarginarsi. Dovrà essere sottoposto, in futuro, a diverse operazioni, ma l’importante è che il peggio al momento sia stato scongiurato. Tifoso della squadra dell’Inter, ieri pomeriggio il bambino ha parlato al telefono con il difensore neroazzurro Andrea Ranocchia, che gli aveva già inviato una maglia della società sportiva con gli autografi di tutti i giocatori. Il calciatore lo ha salutato prima di partire per la Russia per affrontare la partita di Coppa Uefa con il Rubin Kazan, in programma domani. Ranocchia gli ha promesso che non appena uscirà dall’ospedale, lo ospiterà per due giorni nella società sportiva, che gli farà incontrare tutti i giocatori e che lo farà assistere agli allenamenti e ad una partita di campionato. Oggi, inoltre, Antonino ha ricevuto la foto dell’attaccante Diego Milito con una dedica personale. Piccoli gesti, che arrivano dalla squadra del cuore, ma che aiutano il bambino a riprendersi più in fretta.