Suicidio, cresce il fenomeno tra i giovani

“Ogni 40 secondi nel Mondo una persona muore per suicidio”. Il preoccupante dato è contenuto nel rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità presentato in occasione della X Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, lo scorso mese di Settembre a Vienna, in Austria.

Più della somma delle vittime di guerre e di omicidi: ogni anno un milione di persone si toglie la vita. E il numero dei tentativi è ancora maggiore: 20 milioni l’anno.

Un fenomeno a cui non è immune l’Italia, dove negli ultimi mesi si sono registrati numerosi episodi legati, come è emerso, alla crisi economica contingente. La Sicilia, contrariamente ai dati, è la regione in cui il suicidio è ultimo tra le cause di decesso. Ma dietro al fenomeno si annida un forte disagio psichico e sociale per quelli che gli studiosi definiscono i “sopravvissuti”: i familiari e gli amici più intimi dei suicidati.

Prevenire episodi suicidali ed assistere i “sopravvissuti” sono le finalità primarie dell’A.F.I.PRE.S. “Marco Saura” ONLUS che venerdì 17 Novembre, dalle ore 15, terrà un convegno a Palazzo Comitini (sede Provincia Regionale di Palermo, via Maqueda 100) volto a far conoscere all’opinione pubblica l’esistenza di un disagio psichico e sociale in chi vive un lutto per suicidio, e a proporre tecniche di appianamento del dolore.

Avvalendosi di volontari e di medici professionisti, l’associazione dal 1995 porta avanti iniziative per i soggetti a rischio e per i familiari dei suicidati: un centro d’ascolto e d’accoglienza; un servizio nazionale di assistenza telefonica (Telefono Giallo); attività di documentazione e studio sulle cause del fenomeno; attività di ricerca scientifica e psicoterapica.

I lavori del convegno, patrocinati dalla Provincia Regionale di Palermo, saranno aperti da Livia Nuccio, presidente fondatore dell’A.F.I.PRE.S. “Marco Saura” ONLUS, che esporrà tra l’altro la sua personale esperienza di superamento del lutto. Tra le testimonianze anche quella di Claudio Zarcone, padre di Norman, il dottorando in Filosofia che nel settembre del 2010 si tolse la vita a soli 27 anni per protestare contro le “baronie universitarie”.

L’obiettivo primario dell’incontro è di sconfiggere il dolore abbattendo lo stigma nei sopravvissuti”, spiega Piero Accetta, medico e psicoterapeuta, tra i relatori della “I Giornata Internazionale dei Sopravvisuti di Suicidio” in programma sabato pomeriggio e componente dello I.A.S.P., International Association Suicide Prevention.

I lavori si concluderanno alle 18 con una cerimonia: l’accensione di una candela in memoria degli scomparsi per suicidio.

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