Stragi 93, in manette pescatore di Santa Flavia
Nuovo arresto nell’ambito delle indagini della procura di Firenze sulle stragi mafiose del 1993 a Firenze, Roma e Milano. Gli agenti della Dia di Firenze hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un cinquantasettenne di Santa Flavia,Cosimo D’Amato, cugino del boss palermitano Cosimo Lo Nigro, ritenuto responsabile di aver fornito ingenti quantitativi di tritolo. D’Amato avrebbe fornito l’esplosivo anche per la strage di Capaci del 23 maggio 1992, in cui morirono il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. L’arresto è stato disposto dal gip del tribunale di Firenze, Anna Favi. D’Amato ha 57 anni, pescatore di Santa Flavia, snodo importante per gli intrecci di mafia che videro coinvolto, secondo i processi fin qui svolti, anche Francesco Tagliavia, condannato quest’anno come co-autore delle stragi. Come nel caso di Tagliavia, ad accusare D’Amato è il neo collaboratore di giustizia, Gaspare Spatuzza. Il tritolo sarebbe stato ricavato dal recupero in mare di residuati bellici per il compimento delle stragi a Roma in via Fauro il 14 maggio del 1993; Firenze, in via dei Georgofili il 27 maggio; Milano, in via Palestro il 27 luglio 1993; Roma (San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro il 28 luglio 1993) e Roma, allo Stadio Olimpico il 23 gennaio 1994.