Rischio diossina a Montelepre, il sindaco firma ordinanza a scopo precauzionale. Definita la mappa delle aree a rischio
Il sindaco di Montelepre Giacomo Tinervia, lo scorso 31 ottobre ha firmato, l’ordinanza contenente le misure restrittive per la possibile presenza di diossina nel territorio comunale, sprigionata con l’incendio che ha interessato per diverse settimane tra luglio e agosto, la discarica di Bellolampo.
L’ordinanza è a scopo precauzionale, ed è stata emanata sulla base di un monitoraggio effettuato dall’Assessorato Regionale alle Salute che ha decretato che in alcune aree comprese tra Montelepre, Giardinello, Carini e Borgetto, la presenza di diossina supererebbe i valori massimi consentiti.
L’Asp di Palermo ha inoltre effettuato delle analisi nel mese di settembre su campioni di latte prelevati da un allevamento di Montelepre, determinandone il divieto di utilizzazione.
In particolare l’Assessorato Regionale della Salute, in un decreto firmato dal Dirigente Generale Lucia Borsellino, ha definito un’area denominata “Zona di Protezione da sospetta contaminazione da Diossina e PBC”, che va dai pressi del Bosco di Santa Venera, in territorio di Carini, contrada Calcerame nel territorio di Montelepre, località Scorsone a Giardinello e contrada Mulino a Borgetto.
L’area circoscritta dunque, ricade sopratutto nei territori di Montelepre e Giardinello.
L’ordinanza del sindaco Tinervia impone alcune misure restrittive soprattutto per gli allevatori locali che a scopo cautelativo, hanno l’obbligo di non commercializzare latte e derivati prodotti nella “zona di protezione”, di non spostare gli animali allevati, ne di farli pascolare, tranne che in alcuni casi autorizzati dall’Azienda Sanitaria Provinciale.
Per i cittadini, c’è il divieto di di raccogliere funghi e lumache e di non consumare carne e uova prodotte dopo il 29 luglio. E’ consigliabile inoltre lavare accuratamente frutta e verdura proveniente dalle zone a rischio e detenere gli animali da cortile in strutture sicure da eventuali contaminazioni.
Lo scorso 26 ottobre, una ordinanza simile era stata firmata dal sindaco di Giardinello Giovanni Geloso, imponendo le stesse disposizioni.