Regione. “Il buon giorno si vede dal mattino”, il Pd contro Crocetta.
di Federico Orlando.
Rosario Crocetta è Presidente di Sicilia da quasi un mese ma ancora non ha formato la sua squadra di Governo. In verità ne ha già presentati quattro, Lucia Borsellino, Linda Vancheri, Nicolò Marino e Franco Battiato, che è stato il suo primo desiderio. Ma il cantante pur avendo dimostrato interesse per la prospettiva di fare in Sicilia l’assessore alla Cultura, ha tanti impegni che non gli permetterebbero di interessarsi alla Regione, uno su tutti la tournee, che lo terrà in giro per l’Italia fino al prossimo mese di Aprile. Battiato dovrebbe occuparsi anche di Turismo che insieme alla Cultura è un ramo fondamentale per lo sviluppo dell’Isola, a questo punto, per ovviare alla possibile assenza per motivi di lavoro, del cantautore, avvocati e collaboratori del presidente, stanno valutando gli aspetti tecnici e giuridici relativi al ruolo che il cantautore avrà nella giunta regionale. Tra le ipotesi al vaglio anche quella che la delega amministrativa rimanga in capo al governatore con Battiato nelle vesti di superconsulente agli eventi culturali con ampi margini di manovra.
Mancano ancora altri otto assessori per completare la giunta regionale. Nomi che dovrebbero dare i partiti, 4 il Pd, 3 l’Udc, 1 l’Api, ma che tardano ancora ad arrivare. Il presidente ha ipotizzato l’idea di inserire tra gli assessori Pino Apprendi che pur avendo ottenuto 6500 preferenze non è riuscito a riconfermarsi deputato regionale. La nomina di Pino Apprendi nell’esecutivo di Crocetta è stata caldeggiata anche da circa duecento tra sindacalisti, pensionati, operai, impiegati, professionisti e casalinghe. Ma il nome dell’ex vicepresidente della commissione Attività Produttive non è gradito ai suoi compagni del Pd che si appellano al fatto che Crocetta ha espresso la volontà di avere nella sua squadra solo assessori tecnici, quindi la nomina di Apprendi rappresenterebbe un’eccezione alla regola che lo stesso presidente ha imposto. Il segretario del Pd Lupo si è espresso in maniera decisa contro il volere di Crocetta sottolineando che le elezioni sono state vinte grazie alla collaborazione con i partiti e di questo il presidente deve tenere conto, per questo rivendica una rappresentanza politica in giunta. Ma non sembra sia d’accordo sulla nomina di Pino Apprendi, che comunque del Pd fa parte. Considerato che il presidente non ha la maggioranza all’Ars e non trova l’accordo neppure nella coalizione che lo ha fatto eleggere, per il popolo siciliano il futuro politico per il momento resto buio e tempestoso.