Borgetto, sequestrati 1,5 mln di beni ad Andrea D’Arrigo

Beni per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro sono stati sequestrati ad Andrea D’Arrigo, 72 anni di Borgetto, pregiudicato per reati di associazione mafiosa. D’Arrigo finì in manette nel gennaio del 2009, nell’ambito dell’operazione Carthago, che porto all’arresto di 16 affiliati e gregari di Cosa Nostra e che contribuì ad illustrate la mappa criminale del mandamento mafioso di Partinico, che allora contrapponeva due opposti gruppi che avevano dato vita ad una sanguinosa faida, sfociata anche in omicidi, per il controllo del territorio. Rinviato a giudizio e condannato in primo grado a 6 anni di reclusione, Andrea D’Arrigo venne successivamente assolto in appello per non aver commesso il fatto. Ma le indagini sugli accertamenti patrimoniali, scaturite dall’operazione antimafia condotta dai carabinieri del gruppo di Monreale e della Compagnia di Partinico, hanno seguito un filone giudiziario diverso. E’ stato il procuratore aggiunto della repubblica di Palermo Vittorio Teresi che ha proposto alla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, il sequestro di innumerevoli beni intestati ad Andrea D’Arrigo e ai suoi prossimi congiunti, sulla base di un processo indiziario presunto da quelle investigazioni, nonché sulla base della sproporzione tra i redditi dichiarati ed il notevole patrimonio immobiliare posseduto da Andrea D’Arrigo. Nel mirino degli investigatori sono finiti 10 immobili e 7 terreni agricoli, siti tra Partinico, Borgetto e Trappeto, 14 conti deposito a risparmio, 24 rapporti di credito presso vari istituti bancari, 1 azienda individuale con sede a Partinico e una carta di credito, per un valore complessivo di circa 1.500.000 di euro. Dagli accertamenti svolti è emerso, inoltre, il fatto che alcuni degli investimenti effettuati negli anni da alcuni soggetti riconducibili al nucleo familiare e ad altri conviventi di Andrea D’Arrigo, non trovassero giustificazione nelle loro relative disponibilità economiche, facendo supporre all’Autorità Giudiziaria lo stesso vivesse, almeno in parte, con i proventi di attività illegali. A breve si terrà il procedimento giudiziario inerente l’applicazione della misura patrimoniale presa nei confronti di Andrea DArrigo.

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