Università di Palermo. Esami falsi, altre 20 segnalazioni
Sono oltre venti le nuove segnalazioni arrivate al pm Amelia Luise, nell’ambito dell’indagine della Procura di Palermo sugli esami fasulli all’Università del capoluogo siciliano.
Lo scorso giugno scorso è stata chiusa la prima tranche dell’inchiesta a carico di 24 persone tra dipendenti dell’ateneo e studenti. Nel nuovo filone dell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal pm Amelia Luise, potrebbero essere inseriti i nuovi casi segnalati ai magistrati dalle stesse segreterie.
I nuovi casi finiti nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci, sono stati segnalati ai magistrati dalle stesse segreterie dell’università e non riguardano più solo le facoltà di Economia e commercio e Architettura, come per gli episodi fin qui venuti alla luce.
Uno di questi riguardava Alessandro Alfano, fratello del segretario del Pdl Angelino, poi scagionato.
Personaggi centrali dell’inchiesta, due funzionari della segreteria di Economia, che avrebbero inserito illecitamente i voti delle materie nel sistema centrale dell’università: Rosala Volpicelli e Ignazio Giulietto, sospesi per due mesi per un indagine interna.
Al centro dell’inchiesta resta l’ex vicaria della segreteria di Economia, Adriana Paola Cardella, che la procura aveva chiesto di arrestare, ma il gip Riccardo Ricciardi aveva ritenuto diversamente. I pm hanno presentato appello e il tribunale del riesame l’ha accolto stabilendo che la Cardella debba andare ai domiciliari. Nell’inchiesta restano indagati 25 studenti per accesso abusivo al sistema informatico, frode e falsità ideologica.