Un giovane originario di Balestrate rapito in Venezuela

Un ragazzo originario di Balestrate è stato rapito lunedì scorso in Venezuela da un commando armato, probabilmente a scopo estorsivo. Mario Russo, 22 anni, alle 7 del mattino era appena giunto alla rivedita di gomme del padre ad Araure, quando quattro uomini armati di pistole lo hanno prelevato dal suv sul quale viaggiava portandolo via. E’ quanto avrebbero raccontato alcuni testimoni oculari alla polizia locale. Del caso si sta occupando il corpo speciale investigativo che si occupa dei frequenti casi di sequestro nel paese latino-americano. L’ambasciata Italiana in Venezuela, secondo quanto riferito dalla Farnesina, sarebbe già all’opera con l’esperto antisequestri inviato dall’Italia, Giuseppe Scrima per ottenere il rilascio di Mario Russo, figlio di una coppia di balestratesi che negli anni 50, come molti altri, si trasferirono in Sudamerica in cerca di fortuna. La stessa famiglia aveva già vissuto una esperienza analoga. Qualche anno fa, infatti, nel mirino delle bande criminali che in Sudamerica effettuano sequestri per finanziare, con i riscatti ottenuti, il narcotraffico, finì un altro congiunto, Marco Daniel Russo, nel 2005 ventinovenne; giovane che il commando rilasciò dopo quasi un anno di prigionia. Altri balestratesi che risiedono in Venezuela hanno avuto la stessa sorte, come l’imprenditore 61enne Giuseppe Mannina, nel 2007 rimasto nelle mani dei rapitori per 2 settimane, e Sebastiano Li Cavoli di 71 anni, rapito alla fine dello stesso anno e rilasciato dopo 2 mesi di segregazione. Il rapimento di Mario Russo è quindi il quarto caso in 7 anni che tocca da vicino la comunità di Balestrate e l’auspicio di tutti è che la vicenda si chiuda con lo stesso lieto fine registrato per le altre circostanze. I parenti e gli amici della sua famiglia sono in apprensione e sperano in una imminente buona notizia. Anche il sindaco della cittadina marinara, Salvatore Milazzo e il vicesindaco Salvatore Ferrara, cercano di rassicurare quanti in paese conoscono la famiglia Russo. Entrambi si sono messi in contatto con l’ambasciata per avere quante più informazioni impossibili, ma come si sa, in questi casi delicati, il riserbo è più assoluto. Purtroppo, il fenomeno dei sequestri a scopo estortivo in Venezuela sono all’ordine del giorno, essendo l’ottavo paese al mondo con il maggior numero di sequestri e l’undicesimo in materia di corruzione. Anche se, Giuseppe Scrima, l’esperto antisequestro dell’ambasciata d’Italia nel paese di Chavez, afferma che sono in diminuzione. Se dal 2000 al 2005 si erano registrati 56 casi, 40 solo nel 2008, nel 2009 scesero a 23, nel 2010 a 15 e nel 2011 a 13. Nel primo semestre dell’anno in corso gli episodi registrati sono 8. Per quanto riguarda l’esito dei sequestri, con 3 morti su un totale di 8 connazionali sequestrati, quella del 2012 è una media alta se comparata con i dati degli anni precedenti. Nel 2011, infatti, si è registrato un omicidio su 13 rapimenti, uno su 15 nel 2010. Nel 2009 sono stati rilasciati tutti i 23 italiani o italo-venezuelani sequestrati, mentre nel 2008 su un totale di 40 sequestri si conta un solo caso di morte. Due gli omicidi nel 2007, cinque invece nel 2006.

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