Strada Statale 186. In due mesi di chiusura non si sono staccati massi dal costone
Nemmeno un masso si è staccato finora dal costone roccioso a monte della Strada Statale 186 chiusa al transito dall’Anas da quasi 2 mesi. Lo testimoniano le fotografie che vi stiamo mostrando e che abbiamo ricevuto da alcuni cittadini che ieri mattina si sono recati sul luogo per documentare lo stato attuale dell’arteria sbarrata con blocchi di cemento per rischio caduta massi, dopo il devastante incendio del 5 agosto scorso che ha distrutto la vegetazione di Monte Gradara. Vento e temporali estivi però non hanno fatto cedere nemmeno un masso e quindi in molti si chiedono dove sta il rischio? O peggio, chi ha interesse a non far riaprire la 186? E perchè i 190 mila euro stimati dall’Anas per la messa in sicurezza del costone roccioso e messi a disposizione dalla Regione, si sono trasformati in un milione di euro secondo le stime del Genio Civile che avrebbe dovuto far cominciare i lavori già a metà settembre? Tutti interrogativi ai quali il sindaco di Borgetto Giuseppe Davì, in particolare, sta cercando di trovare risposte ed insieme al consiglio comunale, ad alcuni amministratori e associazioni del comprensorio, promette battaglia se a breve la strada non verrà riaperta. Su facebook più che nel realtà, intanto, monta la protesta di cittadini pendolari e di studenti che chiedono di poter tornare a percorrere la statale 186 dato che in tempi di caro-gasolio arrivare ad esempio all’Università di Palermo dall’autostrada diventa molto dispendioso e, poi, ci sono i commercianti che hanno visto ridurre al lumicino le entrate garantite da clienti provenienti dal capoluogo, da Altofonte, da Monreale. Ed ancora c’è chi a Palermo deve andare per curarsi e gli Ospedali Civico e Policlinico si raggiungono con più facilità dall’arteria attualmente chiusa. Insomma il divieto di transito sulla statale 186 penalizza uomini e territorio ma la situazione non sembra preoccupare chi -e solo per una questione di potere- potrebbe fare da intermediario attraverso i “Palazzi” con gli organi competenti. Sì, la gente si lamenta dei tanti aspiranti onorevoli locali che in vista delle elezioni regionali del prossimo 28 ottobre vanno di casa in casa a chiedere il voto ma per la riapertura della Statale 186 non muovono un dito. Mentre la consulta giovanile di Partinico si fa portavoce delle istanze di tanti giovani e da oggi -si legge in una nota- parteciperà attivamente alle iniziative che si organizzeranno nel territorio per la riapertura dell’arteria. Le lezioni universitarie sono già iniziate -afferma il neo presidente Vito Rappa- e chiediamo al sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo più determinazione su questa vicenda e proponiamo di prendere contatti con Trenitalia per ottenere un aumento dei collegamenti verso il capoluogo e una maggiore funzionalità degli orari della tratta Partinico-Palermo.