Mafia. Il legale di Palazzolo: “potrebbe rientrare anche senza estradizione”
”Vito Roberto Palazzolo starebbe valutando di rientrare in Italia, a prescindere dall’esito del processo di estradizione, e chiarire la sua vicenda ormai ultradecennale”. Lo annuncia il legale del boss, l’avvocato Baldassarre Lauria, dopo l’ultima udienza del processo per l’estradizione di Vito Roberto Palazzolo, condannato a nove anni per mafia, che si sta celebrando davanti alla Criminal Court di Bangkok. Palazzolo fu arrestato nella capitale thailandese il 30 marzo scorso, per possesso di documenti falsi
Da anni residente in Sudafrica dove ha costruito un impero finanziario, è riuscito a sfuggire alle maglie della giustizia italiana, perchè nello Stato dove si era rifugiato non viene riconosciuto il reato associativo. Ma adesso i giudici della Thailandia potrebbero mettere fine alla lunga latitanza di Vito Roberto Palazzolo. In estate si era già detto disponibile al rientro in patria ma con un nuovo processo, richiesta che è stata respinta dai giudici della corte d’appello di Caltanissetta. I magistrati palermitani Antonio Ingroia e Gaetano Paci sono pure volati fino a Bankok per incontrarlo e in quell’occasione Palazzolo avrebbe dichiarato di “non avere nulla di cui pentirsi, perchè lui non è un mafioso”. Ma per i nostri giudici Vito Roberto Palazzolo originario di Terrasini, è una delle menti finanziarie più raffinate della mafia e dalle carte dei processi viene descritto il suo ruolo di cerniera tra l’imprenditoria internazionale e le cosche. Nel paese di Mandela sarebbe andato a riciclare, da latitante indisturbato, i tesori dei boss corleonesi, Totò Riina e Bernardo Provenzano.