Mafia di Alcamo. Processo Dioscuri: inflitti 76 anni di carcere a cinque imputati, due assolti

76 anni di carcere inflitti a 5 persone. Si è concluso ieri il processo a carico di sette alcamesi che rispondevano, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsioni e danneggiamenti ai danni di commercianti e imprenditore.
La vicenda risale a tre anni fa, nell’ambito dell’operazione Dioscuri condotta dalla Polizia, che ha delineato un quadro sempre più inquietante della riorganizzazione della nuova struttura mafiosa di Alcamo e della gestione degli affari criminosi.

Il Tribunale di Trapani, nella sentenza emessa ieri, ha stabilito cinque condanne e due assoluzioni per gli imputati al processo. Gli assolti sono Gaetano Scarpulla e Antonino Pedone. Dovranno, invece, scontare rispettivamente 23 e 22 anni di reclusione Lorenzo Greco e Felice Vallone, mentre Diego Melodia, Filippo Di Maria e Stefano Regina sono stati condannati rispettivamente a dodici, undici e otto anni di reclusione.

L’operazione Dioscuri era sfociata in 10 arresti all’alba del 3 novembre del 2009, effettuati dalla Squadra Mobile di Trapani, che decapitò la cosca di Alcamo. In base a quanto hanno rivelato le indagini avviate nel 2006, i Melodia, da sempre fedelissimi del boss Matteo Messina Denaro, si rivolgevano spesso al superlatitante di Castelvetrano, affinchè intervenisse per risolvere i dissidi con le famiglie mafiose di altre zone.

Numerosi i danneggiamenti e le estorsioni scoperte dalla polizia: ai taglieggiamenti, spesso doppi, venivano sottoposti concessionarie di auto e imprese. Le somme chieste andavano dai 10mila euro fino ai 200mila imposti ad un imprenditore alcamese. 

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