Ato Rifiuti Palermo 1. La relazione dell’ex assessore Parrino su “spese pazze”. Le opposizioni consiliare chiedono l’istituzione di una commissione di inchiesta

Non ricopre più la carica di assessore comunale da luglio scorso ma continua a far parlare di sé grazie ad una lettera che ha scritto di suo pugno al sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, quattro giorni prima di essere stato defenestrato, una lettera che “grida” di colpevoli condotte di gestione e condannabili mancanze, quelle dell’Ato Rifiuti Palermo 1. L’ex assessore all’ambiente Bartolo Parrino denuncia e documenta le spese pazze della servizi comunali integrati. Una relazione dettagliata che ha portato oggi le opposizioni consiliari a pensare di istituire un’apposita commissione d’inchiesta.

Relazione sulla Società d’Ambito Servizi Comunali Integrati R.S.U. S.p.A. – Ato Pa1.

Preg.mo Signor Sindaco,

nei giorni scorsi ho chiesto, a mezzo stampa, le dimissioni – a mio parere non più rinviabili – del Commissario Liquidatore della Società d’Ambito Ato Pa1, Avv. Antonio Geraci.

Ritengo, doveroso e corretto spiegarLe le motivazioni che mi inducono a formulare tale richiesta, certo del Suo conforto, appoggio e condivisione.

L’ho fatto, nell’ambito delle mie attribuzioni assessoriali, per rispetto dei cittadini prima, ed in ossequio alla fiducia che Lei ha voluto accordarmi delegandomi la gestione dell’Assessorato all’Ambiente e Sanità, poi.

L’ho fatto altresì, con convinzione e determinazione, perché tale richiesta giunge a consuntivo di oltre sei mesi, di verifiche di bilanci, di carteggi, di comunicazioni e di constatazione della qualità del servizio nel nostro territorio; oltre che, dopo numerosi e silenziosi dinieghi in ordine alla produzione di “Bilancio non riclassificato con disamina delle voci in forma analitica e per micro aree di spesa”, e di documentazione da parte della Società d’Ambito Ato Pa1, allo scrivente richiedente. Senza trascurare che in danno al principio di pubblicità e di trasparenza nelle P.A., le pagine web www.servizicomunalispa.it, della predetta Società, relative ai Bilanci ed Archivio Bilanci, oltre che Bandi ed Archivio Bandi, risultano costantemente vuote ed in aggiornamento.

Credo sia innegabile che la gestione ed il servizio di raccolta dei rifiuti nel nostro territorio, ma anche nell’intero ambito, siano effettuati continuamente in emergenza. Un’emergenza che si ripete ciclicamente e puntualmente ogni 30/40 giorni e che comporta: una contrazione del servizio che cela una reale ed a tratti interruzione di pubblico servizio; una gestione del servizio in straordinarietà con le conseguenze amministrative e gestionali del caso e, con notevoli ripercussioni igienico-sanitarie per il territorio, con costi che lievitano in maniera esponenziale.

Certo è doveroso dire che i Comuni sono attanagliati da costanti problemi di mancanza di liquidità, spesso legata a mancanza di trasferimenti, ma questo non può essere artatamente usato per giustificare con i cittadini errate metodiche di gestione; è doveroso dire che in termini assolutamente politici, la legge di riordino e di gestione dei rifiuti R.S.U. in Sicilia, appare lacunosa e scarsamente aderente alla realtà che si amministra, ma è altrettanto doveroso denunciare colpevoli condotte di gestione e condannabili mancanze.

Ritengo, invece, che ad una gestione commissariale, siano richiesti alcuni specifici compiti ed adempimenti, le cui funzioni possiamo, civilisticamente, riassumere come “….l’organo che procede a tutte le operazioni della liquidazione secondo le direttive dell’autorità che vigila sulla liquidazione, e sotto il controllo del comitato di sorveglianza “. Per l’appunto, porre in liquidazione, significa porre in essere tutti quegli adempimenti di legge, tendenti a chiudere rapporti, limitare le esposizioni debitorie, risanare – ove possibile il bilancio – e chiuderne la gestione.

Orbene, tutto ciò premesso, l’attività gestionale del Commissario liquidatore Avv. Antonio Geraci, non è stata certamente, a parere dello scrivente, improntata a tale condotta ed ispirata al comportamento di un buon padre di famiglia. Poiché, se così fosse stato, non si giustificano i crescenti costi di gestione, oltre che del servizio stesso.

Appare palese e singolare, infatti, che da un lato si paghi un leasing per l’acquisto di mezzi e contestualmente si paghi anche un costo per noleggio di mezzi, via via crescente sino a giungere a circa €. 1.900.000,00 annui. Con l’auspicio non acclarato che nell’emergenza non siano stati gestiti con affidamento diretto. Ed ancora più singolare, appare altresì, che i costi per le manutenzioni e le riparazioni dei mezzi a noleggio, comportano una spesa annua pari ad €. 485.000,00 circa. Orbene, è palese che la scelta di acquistare in leasing dei mezzi idonei al servizio, sarebbe stata certamente più economica per la Società d’ambito, rispetto al ricorso ai noleggi. Inoltre non si comprende come mai dei mezzi nuovi acquistati in leasing nel 2007/2008, siano diventati di colpo obsoleti ed inutilizzabili.

Inoltre, con nota prot. n° 5981 del 20.03.2012, lo scrivente richiedeva – in ottemperanza del potere di controllo dell’Ente socio – al Commissario Liquidatore di conoscere il numero dei soggetti ricoprenti mansioni dirigenziali, oltre i contratti di consulenza tecnico, amministrativo e legale, in essere ed i conseguenti contratti applicati, oltre gli emolumenti erogati. Nota che non ha mai ricevuto riscontro.
E’ però opportuno richiamare che la legge finanziaria 2010 sopprime la figura del direttore generale, ruolo ricoperto fino ad allora dal Dr. Antonino Randazzo, al fine di contenere i costi di gestione e di contrarre inutili figure apicali. Ebbene non si comprende il motivo per cui, a seguito dell’entrata in vigore della Lg. Finanziaria 2010, il rapporto lavorativo con il dr. Antonino Randazzo viene mutato in rapporto di consulenza amministrativa con una spesa di circa €. 50.000,00 annue. Verrebbe da chiedersi con quali titoli curriculari e se un commissario Liquidatore ha tali poteri. E, mi chiedo come siano giustificabili le parole del Commissario Liquidatore, il quale nel corso della seduta di Consiglio comunale del 15.02.2012 – giusto verbale di seduta allegato alla deliberazione n° 07 del 15.02.2012 – in ordine alla predetta vicenda, cosi ebbe a dire: “ …. Con riferimento agli emolumenti erogati al dr. Antonino Randazzo, si tratta di un riconoscimento dato ad una persona che si era spesa per questa struttura e, che non sarebbe potuto più essere Direttore Generale”.

Ed ancora non risulta comprensibile la gran mole di contenzioso in essere tra la Società d’Ambito e parecchie Istituzioni pubbliche o Ditte private, contenziosi che comportano lievitazioni di spese legali per diverse centinaia di migliaia di euro che, per la maggior parte dei casi sembrerebbero sempre affidate allo Studio legale degli Avv. Landa, Cipolla, Vitale. Peraltro, l’Avv. Landa risulta essere consulente legale della Società d’Ambito ATO Pa1 e già remunerato a parte per assolvere a tale funzione. Sarebbe opportuno chiedersi se è mai stata richiesta all’Ordine Forense di Palermo, una terna di nominativi, prima di procedere al conferimento degli incarichi.

Per non parlare, ancora, del fatto che i dipendenti e gli operatori ecologici non riscuotano puntualmente gli stipendi, oltre che quest’ultimi, non vengono approvvigionati idoneamente di vestiario e di calzature antinfortunistico.

In ultimo, apprendo in questi giorni e mi pare opportuno segnalarLe che nei contenziosi in essere tra l’Ente Comune di Partinico e la predetta Società d’Ambito Ato Pa1, il cui patrocinio legale era affidato all’Avv. Antonio Geraci, successivamente alla nomina di quest’ultimo a Presidente prima, e Commissario Liquidatore dopo dell’Ato Pa1, è subentrato l’Avv. Calogero Amato, da Lei nominato. Ebbene, l’Avv. Amato risulta essere collega di studio – sia in Partinico, che in Palermo- del predetto Avv. Geraci. Inutile dire che tale situazioni di commistione se giuridicamente non sanzionabile, certamente risulta essere deontologicamente scorretta e poco trasparente.

Concludendo – non dilungandomi oltre sulla qualità del servizio, più volte oggetto di contestazione e diffide da parte dello scrivente e del Responsabile del Settore Ambiente, specialmente con riguardo alle periferie urbane ed in ultimo alle piazzole di sosta dei cassoni R.S.U. in centro abitato, in quanto non ripulite regolarmente con conseguente notevole inquinamento e deterioramento della salubrità ambientale -, voglio rassicurarLa che in ordine ai crediti vantati dal Comune di Partinico, ho dato mandato con D.A. n° 326/AVA del 13.02.2012, al responsabile del Settore S.A.P. di compensare portandoli in detrazione dal pagamento delle fatture che mensilmente vengono liquidate all’ ATO Pa1.

Ecco, Preg.mo Signor Sindaco, questi pochi elementi, sintomo di una più ampia mala gestio, voglio politicamente denunciarLe ed affidarLe, nella consapevolezza che i crescenti costi verranno sempre sostenuti dai cittadini a cui non è più consentito richiedere sacrifici ed aumenti di tributo; e che quanto sopra esposto sarebbe opportuno che Lei approfondisse, poiché nelle mie verifiche, a tutela e salvaguardia dell’Ente, sono stato parecchio osteggiato tanto da non poter giungere oggi ad inconfutabili certezze, ma certamente a fondare ragionevoli dubbi.

NEL TG LE INTERVISTE DEI CONSIGLIERI COMUNALI DI OPPOSIZIONE SULL’ARGOMENTO

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