Alcamo. “Il Comune non cederà immobili nei prossimi tre anni”
«Il comune di Alcamo non venderà alcuno dei suoi beni immobiliari per il triennio 2012-2014». A dichiararlo sono i capogruppo del Partito Democratico Antonio Fundarò, di Area Democratica Salvatore Trovato, di Nuova Presenza Franco Rimi, di IdV, Franco Sciacca (i cui consiglieri hanno firmato, tutti, l’emendamento), e gli stessi consiglieri comunali Antonio Nicolosi (Gruppo Misto) e Gaspare Coppola (Insieme per Alcamo). Questo è il risultato di un emendamento, firmato da quasi tutto il centro sinistra, proposto e presentato in aula dal Capogruppo del Partito Democratico Antonio Fundarò ad inizio del dibattito sull’unico punto all’ordine del giorno, ovvero quello dell’approvazione del “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni dei beni immobiliari della città di Alcamo, per il triennio 2012-2014”. L’emendamento, sul quale il centro sinistra si è preventivamente confrontato con l’Amministrazione e con i dirigenti dei settori coinvolti, e che ha ricevuto, nell’immediatezza, i pareri tecnici e contabili e quello dei Revisori dei Conti, di fatto ha impedito che alcuni beni della nostra città fossero indicati, in elenco, come beni alienabili. «E’ una vittoria di responsabilità e, al contempo, un emendamento che fornisce all’amministrazione comunale di Alcamo, molto sensibile in tal senso, i mezzi per potere valorizzare beni immobiliari importanti per la nostra comunità» ha commentato Antonio Fundarò, ringraziando quanti hanno firmato l’emendamento e lo hanno, poi, votato coinvolgendo anche i consiglieri comunali che non lo avevano proposto e che, con grande responsabilità, hanno permesso di completare, con questo collegato, l’iter del bilancio di previsione 2012. L’altro emendamento tecnico proposto dal centro sinistra, prima firmataria Marianna Vario (Pd), è quello che ha permesso di eliminare l’Ex Chiesa di San Giacomo De Spada, attuale sede della Biblioteca Multimediale, dall’elenco dei beni immobiliari da valorizzare o da alienare per gli anni 2012-2014. Di fatto restituendo giusto valore sociale e culturale ad un bene che rappresenta, per questa città, una conquista di civiltà.