Politica regionale, continua il vergognoso balletto dei corteggiamenti.
di Federico Orlando
Si fanno la corte allargando la coda come i Pavoni in calore, ma sono pronti a pugnalarsi alle spalle alla prima occasione. La campagna elettorale per le prossime regionali, sta confermando che questa vecchia classe politica non è affatto interessata al futuro della Sicilia, ma cura esclusivamente i propri interessi e per questo è disposta a tutto. Dalle ultime novità, sembra che il centrodestra non sia più coalizzato attorno a Nello Musumeci, l’Mpa di Raffaele Lombardo, ha cambiato idea e vuole appoggiare Gianfranco Miccichè. Nel nome dell’ex delfino di Berlusconi, si metterebbero insieme, il partito degli autonomisti, Grande Sud, il Fli di Gianfranco Fini e l’Mps di Riccardo Savona. Questa alleanza costituirebbe il Nuovo Polo contrapposto ai sostenitori di Musumeci che resterebbero il Pdl ed il Pid ed al centrosinistra che vede insieme il Pd, l’Udc e l’Api di Rutelli che appoggiano Crocetta. Sinistra e Libertà, Rifondazione, Verdi ed Italia dei Valori, dovrebbero presentarsi uniti e sono alla ricerca di un candidato. A Sel piacerebbe Claudio fava, ma è probabile che l’ultima parola, sulla scelta del nome, spetti a Leoluca Orlando che ha ipotizzato il coinvolgimento del procuratore Ingroia. Coerenti con le loro scelte invece i grillini, che hanno escluso ogni tipo di alleanza con i partiti e si presenteranno da soli con una loro lista ed un candidato. Sarà il geometra di Caltanissetta Giancarlo Cancellieri a correre per la poltrona presidenziale nel nome di Beppe Grillo. A parte i grillini dunque nel quadro politico siciliano non c’è nessuna certezza, tra sessanta giorni si andrà a votare, ma nessuno ha ancora parlato di programmi e di possibili soluzioni per ridare speranza ad una terra che è al limite del coma profondo. Certo è che considerato che la maggior parte dei politici coinvolti in questa campagna elettorale, hanno determinato lo sfacelo dell’isola curando soltanto i propri interessi contro il popolo siciliano, aspettarsi da loro programmi seri è alquanto improbabile. La speranza è l’ultima a morire, ma in questo momento i siciliani onesti sono davvero scoraggiati e temono che le prossime elezioni possano riconsegnare la Sicilia ad un’altra banda di professionisti della politica, disonesti ladroni e bugiardi.