Partinico. Stipendi della giunta, polemica con i Giovani Comunisti
E’ polemica a Partinico tra Gianluca Ricupati, coordinatore dei Giovani Comunisti e il sindaco Salvo Lo Biundo sugli stipendi della giunta comunale. La legge 69 del 2009 impone la trasparenza nelle amministrazioni pubbliche, che così sono obbligate a pubblicare nel sito internet istituzionale, i dati sulle retribuzioni annuali, i curricula vitae e informazioni professionali.
Sul portale del comune di Partinico non c’è niente di tutto ciò. Per questo motivo, Ricupati, con alla mano una delibera del comune, diffonde gli stipendi di sindaco e assessori. 3500 euro al primo cittadino, 1940 al suo vice, 1588 agli assessori, così come al presidente del consiglio. Ai consiglieri comunali va invece un gettone di presenza di 30 euro a seduta. Per il coordinatore dei Giovani Comunisti dunque, l’amministrazione Lo Biundo non rispetta la normativa sulla trasparenza, omettendo questi dati sul sito internet.
La replica del primo cittadino non si è fatta attendere: “Quella di Rifondazione Comunista è una polemica sterile alimentata solo per guadagnare qualche spazio televisivo. Le indennità di sindaco e assessore sono state ridotte del 30%. Sul sito sono pubblicate le delibere di giunta. Il sindaco percepisce 1773 euro netti su 2470 euro lordi, senza altri cumuli derivanti dallo stipendio di impiegato pubblico visto la scelta di mettersi in aspettativa. Gli assessori che scelgono di mettersi in aspettativa percepiscono 820 euro netti, per coloro che decidono di non farlo, l’indennità è di 391 euro mensili. Sul sito internet – conclude Lo Biundo – manca il caricamento delle somme, solo per una questione di aggiornamento, successivo alla riduzione del 30% delle indennità.” Ma la polemica a questo punto si infiamma. Gianluca Ricupati ribatte accusando il sindaco di dire menzogne: “non è vero che è stato lui a ridursi lo stipendio. Il comune di Partinico, ha sforato il patto di stabilita. Per questo motivo, una legge dello Stato ha decretato la riduzione delle indennità per i comuni che non rispettato i parametri economici.” In poche parole quindi, secondo Ricupati, “il sindaco di Partinico è stato sanzionato per non aver rispettato il patto di stabilità.”