Legalità. Firmato protocollo tra Prefettura, Rfi e Confindustria Sicilia
Presidi delle forze dell’ordine nei cantieri per impedire infiltrazioni mafiose, assicurare una “trasparenza assolutamente necessaria” negli appalti. Sono soltanto alcuni dei punti fondamentali del ‘Protocollo di legalita” firmato ieri tra la Prefettura di Palermo, la Societa’ Rete Ferroviara Italiana e l’Associazione Industriali della Regione Sicilia. L’accordo e’ stato siglato dal Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, dal Presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante, accompagnato dal suo vice Ivo Blandina e dal Presidente di Rete ferroviaria italiana Dario Lo Bosco. L’obiettivo e’ quello di prevenire le infiltrazioni della criminalita’ organizzata in materia di appalti, servizi e forniture pubbliche riguardanti il settore ferroviario nella provincia di Palermo. “La firma – spiega il Prefetto- assicura un importante presidio perche’ trasparenza e legalita’ possano accompagnare le opere fondamentali che la società sta effettuando in Sicilia”. Questo protocollo, il primo di una serie di protocolli che verranno siglati anche nelle altre prefetture siciliane, nasce “sulla scia del protocollo nazionale tra Confindustria e Ministero dell’Interno con Rete ferroviarie italiane siglato nel 2011 – spiega il Prefetto – per garantire le strutture che lavorano nell’isola. Oltre a garantire maggiore trasparenza nel delicato settore degli appalti, anche a promuovere piu’ efficaci misure per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per la prevenzione del lavoro nero”. Antonello Montante, delegato nazionale di Confindustria per la Legalita’, sottolinea che il protocollo ”e’ importante perche’ garantisce alle imprese di potere lavorare senza concorrenza sleale che e’ gestita dalla criminalita’ organizzata. E’ un atto forte”. Per Dario Lo Bosco, sono importanti i “presidi delle forze dell’ordine previsti nei cantieri. “Legalita’ e sviluppo sono sempre stati un binomio inscindibile – spiega – Rete ferroviaria italiana ha sempre lavorato per prevenire le infiltrazioni mafiose”. La società gestisce al momento cantieri per tre miliardi di euro”.