Carini. Ieri l’ultimo saluto alla piccola Alessia Musso
Strazio e dolore inconsolabile ieri ai funerali della piccola Alessia Musso, 12 anni, celebrati nella chiesa del Rosario a Carini.
Un lungo applauso ha accolto la bara bianca all’uscita della messa. Tanti i coetanei di Alessia disperati per la perdita dalla loro amichetta, tutti indossavano una maglia bianca ,c’è chi teneva in mano palloncini bianchi con su scritto il suo nome o messaggi “riposa in pace piccolo angelo” e chi fiori sempre di colore bianco, a voler simboleggiare il candore di una bimba di 12 anni. Quasi in sottofondo una voce che ripeteva “vita mia”. Distrutti dalla sofferenza per la perdita della figlia, papà Vito e mamma Elisa, ma anche i parenti della piccola, il nonno Giuseppe Musso, ex consigliere comunale di Carini, conosciutissimo in paese. Il suo patronato che si trova in via San Lorenzo è punto di riferimento per tanti operai. La morte di Alessia però ha tanti paradossi, una tragedia dentro la tragedia. A casa degli amici di famiglia che quel martedì pomeriggio la stavano ospitando, manca il salvavita che costa appena 50 euro. Fa rabbia pensare che una tale somma, avrebbe potuto strappare da Osiride, Alessia, deceduta per aver infilato con mani e piedi bagnati la spina dell’alimentazione di un computer nella presa. A lei piacevano i social network, come a tante ragazzine della sua età, magari voleva accendere quel pc per raccontare su facebook la giornata trascorsa al mare con l’amichetta a Villagrazia di Carini. Adesso i proprietari della casa sul mare, di largo Cristoforo Colombo sarebbero indagati dalla Procura, ma chi poteva prevedere una disgrazia così assurda. A settembre Alessia si sarebbe seduta sui banchi di una terza classe della scuola media Salvatore Calderone, avrebbe dovuto conseguire la licenza. Ieri anche i suoi compagni hanno detto addio agli occhi vispi e al sorriso dolce di Alessia Musso