Partinico. Renzo Di Trapani (PD) torna a parlare dell’azzeramento della giunta Lo Biundo
Dopo una decina di giorni dall’azzeramento della giunta, il Sindaco Lo Biundo non riesce ancora a nominare il nuovo esecutivo. Probabilmente è rimasto imbrigliato nelle logiche della vecchia politica che sostiene di non rappresentare ma che invece ne è l’espressione rivista in chiave moderna.
Invitiamo nuovamente il Sindaco a spiegare alla città le vere motivazioni che lo hanno indotto a provvedere all’azzeramento della giunta e le motivazioni che lo bloccano dal nominarne una nuova.
In questa attesa non vorremmo che siano gli stessi ex-assessori, come ha fatto ieri l’ex assessore Parrino confermando e dando forza a tutto ciò che abbiamo sempre sostenuto, a spiegare alla città le ragioni del fallimento dell’amministrazione Lo Biundo, ormani sempre più spinta verso una caratterizzazione politica di centro-destra.
Rinnoviamo l’invito al Sindaco a concludere velocemente la composizione della nuova giunta per far sì che il Comune possa essere dotato del bilancio di previsione dell’anno 2012, per il quale l’amministrazione è colpevolmente in ritardo, e per affrontare le emergenze provocate da tutta una serie di scelte sbagliate.
Ricordiamo inoltre al Sindaco che, in un periodo di crisi economica, con i bilanci dei comuni ridotti al lumicino, sarebbe opportuno applicare la legge regionale n. 6 del 5 aprile 2011 che, a partire dal 1 gennaio del corrente anno, dà ai Sindaci la possibilità di nominare ben tre assessori che siano anche consiglieri comunali, essendo venuta meno l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere.
Facciamo presente al Sindaco che il costo annuo medio a carico del comune, per ogni assessore è di circa 30.000 euro, mentre per ogni consigliere comunale è di circa 12.000 euro, fatti salvi eventuali rimborsi per i dipendenti di alcuni enti e per i rimborsi per i residenti fuori dal comune.
Basta fare un semplice calcolo per rendersi conto che se il Sindaco Lo Biundo procedesse a nominare tre assessori tra i consiglieri comunali della sua maggioranza, non essendo possibile il cumulo delle indennità, il risparmio per il comune sino alla scadenza della consiliatura sarebbe all’incirca di ben 40.000 euro.
Senso di responsabilità impone al Sindaco di valutare questa opportunità che la legge gli permette destinando le somme risparmiate a più nobili ed utili interventi a favore della nostra collettività.