Delocalizzazione distilleria Bertolino. Il sindaco pronto a sfidare le “forze regressive che si schierano contro il cambiamento”
Promuoveremo una raccolta firme e una campagna informativa per chiedere ai cittadini se vogliono che la distilleria Bertolino resti dov’è o che si de localizzi finalmente dal centro abitato. La prossima settimana organizzeremo un convegno per informare la città sui vantaggi della delocalizzazione, chiameremo esperti a chiarire i dubbi dei cittadini sulla tecnologia a biomassa che è una tecnologia classificata come verde e a basso impatto ambientale assieme all’eolico e al fotovoltaico, chi afferma il contrario mente sapendo di mentire. A Partinico stanno emergendo forze reazionarie e regressive, contro il lavoro, contro lo sviluppo dell’impresa e contro la difesa dell’ambiente che si sono schierate apertamente per frenare un percorso di emancipazione del territorio e del tessuto economico che la cittadinanza chiede da anni. A questo punto siamo pronti a chiamare i cittadini a firmare per il futuro di Partinico. Come Amministrazione abbiamo sottoscritto una convenzione che avvia un cammino di importanza storica per la città. Chi si schiererà contro se ne assumerà la responsabilità davanti alla cittadinanza tutta, non abbiamo paura del confronto. Ci siamo mossi non concedendo nulla di più di quello che già aveva concesso l’amministrazione Cannizzo, senza avere a disposizione quei 64 miliardi di vecchie lire di allora. Chi solleva critiche oggi, si trovava negli anni Novanta al governo della città e calibrò il PRG ancora vigente assegnando la classificazione di zona di espansione urbanistica alla superficie di Viale dei Platani dove sorge l’attuale stabilimento per favorire l’industria e invitarla a de localizzare inoltre si fece diventare zona industriale il terreno agricolo di contrada Sant’Anna di proprietà della Bertolino, per favorirla. L’amminisrazione Lo Biundo è riuscita con successo ad ottenere la firma congiunta con la titolare dell’industria di una convenzione consensuale che detta tempi certi, obbliga a spese dell’azienda alla bonifica dell’area da dismettere con tempi prestabiliti, permetterà la costruzione di due opere di pubblica utilità sempre a spese dell’azienda. Chiederemo alla città se vuole stare dalla parte di coloro che hanno vissuto di rendita bloccando ogni spiraglio di progresso in città, oppure da quella di chi crede nel cambiamento.