Capaci, il postino che non suonava mai
Nel film tratto dal romanzo di James Cain, girato nell’81 dal regista Bob Rafelson con Jessica Lange e Jack Nicholson, “Il postino suovana sempre due volte”. In questo caso, invece, non suonava mai!. Distruggeva o nascondeva, da mesi, per non lavorare, la corrispondenza che avrebbe dovuto consegnare porta a porta a Capaci e in alcuni comuni vicini. Ma è stato arrestato dai carabinieri. In carcere è finito un postino A.P., 56 anni, veronese trasferitosi a Palermo. Nella sua abitazione i militari hanno trovato migliaia di lettere, raccomandate, assicurate, carte di credito, atti giudiziari, fatture. Il dipendente è accusato di peculato, violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza, interruzione di pubblico servizio e violazione della segretezza della corrispondenza. Le indagini erano state avviate su segnalazione di diversi cittadini che lamentavano di non avere ricevuto la posta attesa, e con i carabinieri ha collaborato la direzione delle Poste di Palermo. Nel periodo al centro degli accertamenti, dalla fine del 2011 a oggi, l’impiegato, oltre che nell’ufficio postale di Capaci, aveva lavorato temporaneamente per sostituire colleghi a Isola delle Femmine e a Carini. I carabinieri hanno pedinato il postino e lo hanno sorpreso mentre nascondeva a casa la corrispondenza che gli era stata affidata per la consegna giornaliera. Nel corso della perquisizione nell’abitazione del portalettere che non recapitava la posta e falsificava le firme dei destinatari sul registro delle consegne, provocando ritardi nei pagamenti delle utenze, inconvenienti con banche ed enti vari, oltre a 700 chili di corrispondenza, sono stati ritrovati anche due caschi da motociclista di proprietà di Poste italiane. I militari hanno sequestrato le lettere ritrovate e invitano gli interessati ad attendere gli sviluppi della vicenda giudiziaria per rientrare in possesso della loro posta.