Villagrazia di Carini. In fiamme la pizzeria di Giovanni Impastato, indagano i Carabinieri

Sarebbe di origine accidentale l’incendio scoppiato la scorsa notte nel magazzino della pizzeria di proprieta’ di Giovanni Impastato, 58 anni, fratello di Peppino Impastato, il militante di Democrazia proletaria ucciso dalla mafia nel 1978. Lo hanno accertato i Vigili del fuoco, intervenuti per domare le fiamme che hanno danneggiato il magazzino, le celle frigorifere e i condizionatori dell’esercizio commerciale di Villagrazia di Carini. Infatti ad innescare il rogo potrebbe essere stato un corto circuito. In corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Carini e della stazione di Cinisi per accertare l’esatta matrice dell’incendio. Sul posto ieri notte anche il vicequestore del commissariato di Partinico, Fabio Giordano, certo che la causa del rogo sia di origine accidentale. Giovanni Impastato verrà sentito in giornata dagli inquirenti. Intanto, contattato telefonicamente il titolare della pizzeria, ci ha parlato di alcuni episodi avvenuti quest’anno che destano dei sospetti. Dieci mesi fa un attentato incendiario ha distrutto un negozio di frutta proprio adiacente alla pizzeria; un diverbio con un venditore ambulante finito in manette nell’operazione antimafia “grande padrino” e al quale quattro giorni fa hanno incendiato un automezzo, parcheggiato su un terreno sempre vicino alla pizzeria di Impastato ed ancora -racconta Giovanni Impastato- gli screzi con delle prostitute che si aggiravano la sera davanti al suo esercizio commerciale. Segnali? Congetture? Fatto sta, che sul luogo dell’incendio non è stata rinvenuta alcuna traccia di liquido infiammabile. In ogni caso le indagini daranno probabilmente uno sguardo agli ambienti mafiosi, dato che Giovanni Impastato continua la lotta del fratello Peppino contro Cosa Nostra. E appena due giorni fa è stata ricordata la madre degli Impastato, Felicia Bartolotta, nel settimo anniversario della sua morte, Casa memoria ha presentato l’agenda antimafia 2012 del centro siciliano di documentazione, mentre l’amministrazione comunale di Terrasini e l’associazione “Peppino Impastato” hanno dedicato alla donna una via nella cittadina marinara.

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