San Cipirello, è polemica per l’introduzione dell’accise comunale sull’elettricità

Fa tanto discutere a San Cipirello l’introduzione dell’accisa comunale sull’energia
elettrica. La nuova addizionale prevista dalla legge 10/2011 è stata inserita nel bilancio, approvato lo scorso mese di luglio. Si doveva discutere anche di questo ieri pomeriggio nell’aula consiliare. Il presidente del consiglio comunale Vincenzo Geluso infatti aveva convocato una seduta straordinaria e aperta dell’assise per dibattere sulla nuova accise. Ma la riunione è stata rinviata per la mancanza del numero legale, i consiglieri presenti erano soltanto 3. Così il sindaco Antonino Giammalva ha comunque spiegato ai cittadini presenti in aula, perchè è necessario introdurre una nuova tassa. “Il governo Monti – spiega Giammalva – ha tagliato i fondi ai comuni, che di conseguenza devono autonomamente reperire le risorse finanziare. Così – continua il sindaco – ho preferito non aumentare la tassa sui rifiuti, l’Ici o introdurre l’Irpef, per istituire l’accise sull’energia, che costa di meno, ma che pagheranno tutti, perchè inserita nella bolletta del gestore elettrico. L’addizionale comunale parte da un minimo di 15 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona, fino a circa 50-60 euro per le famiglie di 4 persone. La tariffa va considerata annuale. Secondo i calcoli del comune, entreranno 30,000 euro nelle casse del municipio.

Ieri si doveva discutere anche dello stato di degrado delle strade provinciali, in particolare della SP2 che collega il paese a Partinico. Il sindaco Giammalva torna a chiedere un intervento urgente alla Provincia di Palermo.

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