“Tangenti” all’Asp di Palermo. Inchiesta della Procura al Dipartimento di Prevenzione veterinaria
Il sospetto di tentata concussione ma presumibilmente anche il sequestro a Cinisi dell’allevamento di bovini affetti da tubercolosi e quello dello stabilimento della Vipro di Carini nel giugno 2010 e al centro dell’inchiesta della Procura di Palermo che ha iscritto nel registro degli indagati dirigenti e tecnici dell’azienda sanitaria provinciale. Tra i gli inquisiti per un presunto giro di tangenti, figurano Paolo Giambruno e Carlo Milletarì rispettivamente direttore del dipartimento di prevenzione veterinaria dell’ASP e direttore del servizio igiene degli alimenti. In particolare per quanto riguarda il reato di concussione, c’è la denuncia di un imprenditore che avrebbe raccontato agli investigatori che alcuni funzionari dell’ASP gli avrebbero chiesto una mazzetta per occultare alcune irregolarità riscontrate nella sua azienda che rischiava la chiusura. Secondo gli inquirenti non si tratterebbe di un caso isolato. Ed inoltre ad accusare Giambruno sarebbero stati anche alcuni dipendenti, ai quali sotto la minaccia del declassamento sarebbe stato ordinato il silenzio. I titolari dell’indagine, i pm Claudia Bevilacqua e Geri Ferrara, hanno ordinato una serie di perquisizioni negli uffici dell’Asp. Sequestrati diversi documenti. Oltre a Giambruno e Milletarì sono indagati, tra gli altri, il dirigente veterinario Nicasio Lodato, il tecnico della prevenzione Angelo Foresta, entrambi accusati di falso, e Filippo Giardina, responsabile dell’Unità operativa del dipartimento veterinario.