Mafia. Sequestro di beni al fratello del capomafia di Passo di Rigano
La Direzione Investigativa Antimafia di Palermo ha sequestrato beni per oltre un milione di euro a Salvatore Greco, 42 anni, palermitano, gia’ coinvolto nell’operazione ‘Little Italy’, ritenuto vicino ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo e fratello di Vincenzo, considerato il capo della famiglia mafiosa di Passo di Rigano.
Fra i beni sequestrati, che secondo gli investigatori sarebbero frutto di investimenti di capitali illeciti, appezzamenti di aree commerciali. Nel provvedimento si dispone anche la sospensione dalla carica di amministratore di un centro benessere di Termini Imerese che Greco ricopriva. L’inchiesta è stata coordinata dal pm Gaetano Paci.
Salvatore Greco, ex gestore del bar nella sala bingo “Las Vegas” a Palermo, secondo gli investigatori era in contatto con Tommaso Gambino, figlio di Rosario, leader della omonima famiglia mafiosa americana, che attraverso i contatti con Claudio Lo Piccolo, figlio minore del boss Salvatore, perseguiva la politica di “reinserimento degli scappati”, mediante un progressivo avvicinamento agli associati mafiosi, emigrati negli Stati Uniti negli anni ’80, per scampare alla condanna a morte decretata dai “corleonesi”. Salvatore Greco inoltre frequentava altri esponenti mafiosi palermitani, Alessandro Mannino, 51 anni della famiglia di Passo di Rigano, Giovanni Inzerillo 39 anni americano, arrestato nell’operazione “Old Brige”, figlio del boss Totuccio, assassinato a Palermo il 10 maggio 1981 durante la cosiddetta seconda guerra di mafia. Greco intratteneva rapporto anche con Filippo Catania 42 anni titolare di due centri benessere a Palermo e cognato di Gerardo Parisi, l’uomo che favorì la latitanza dei boss Sandro e Salvatore Lo Piccolo, e con Matteo La Barbera 38 anni, figlio del capomafia Michelangelo, già componente della Commissione Provinciale di Cosa Nostra, gestore di un panificio, che coprì la latitanza di Francesco Franzese, capomafia della famiglia di Partanna Mondello.
Con il provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, dopo le indagini condotte dalla Dia, sono stati sequestrati a Salvatore Greco un appezzamento di terreno su cui sorge un distributore di carburante, due fabbricati che ospitano una rivendita di prodotti ittici e un’ officina di elettrauto.