Mafia. Maxi confisca di beni al patron dei supermercati Sisa, Paolo Sgroi
Sigilli all’impero costruito da Sgroi, il patron di Sisa deceduto tre anni fa, all’età di 62 anni. Si tratta della prima confisca a un morto, che è stata possibile grazie alle norme del pacchetto sicurezza 2008 introdotte dal governo. Il patrimonio ereditato dai familiari dell’imprenditore Paolo Sgroi ammonta a ben 250 milioni di euro tra beni, società e disponibilità finanziarie. Tre anni fa il sequestro nell’ambito dell’operazione “goldmine” condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo che aveva accertato la vicinanza di Sgroi alla mafia di Carini, quindi era stato indagato per associazione a delinquere e riciclaggio. Il nome di Paolo Sgroi era stato trovato nei pizzini dei boss Bernardo Provenzano e Salvatore Lo Piccolo. Perciò il tribunale misure di prevenzione di Palermo ritiene che Sgroi abbia tratto benefici nella sua attività economica dal suo rapporto di contiguità e disponibilità con l’organizzazione mafiosa. Le indagini delle Fiamme Gialle erano partite da alcune conversazioni intercorse tra noti pregiudicati mafiosi circa gli interessi dei vertici di ‘Cosa nostra’ nella grande distribuzione commerciale, con particolare riferimento alla Sisa, di cui Sgroi fu presidente ed amministratore delegato. Dopo una lunga attività investigativa la guardia di finanza aveva individuato un consistente flusso finanziario che da una filiale di un istituto di credito di Carini giungeva su un conto cifrato aperto in una banca elvetica a Lugano, nella disponibilità proprio di Sgroi. La svolta nell’inchiesta arrivò con il sequestro di 450 mila euro che l’imprenditore aveva trasferito in una filiale della banca Popolare di Lodi a Milano. La confisca da 250 milioni di euro riguarda quattro società (Eredi Sgroi, Essepi, Supermercati Sgroi autonomia, Sg) e cinque supermercati tra Terrasini e Palermo. Ed ancora 26 posizioni bancarie, alcune delle quali all’estero, un’imbarcazione da diporto, 25 immobili, quote di partecipazione di società di capitali, ingenti disponibilità in contanti.