Partinico. Condannato a 6 anni un imprenditore per bancarotta

Condannato a 6 anni per bancarotta fraudolenta, Salvatore Coppola, 45 anni, considerato uno dei capi della cupola, nipote del sacerdote mafioso don Agostino. Coppola è già stato in carcere otto anni per mafia ed estorsione. La nuova condanna invece è legata al “buco” nella cooperativa Azovit, che gestiva una cantina sociale, con sede legale in via Ventura, mentre lo stabilimento si trova in contrada Solitano, a Partinico. Salvatore Coppola, insieme al fratello, allo zio, che hanno invece patteggiato una condanna a due anni, e ad un altro indagato deceduto, erano gli amministratori della Azovit, e furono arrestati nel 2004, a seguito di un’indagine della Guardia di Finanza. La cooperativa, avrebbe ottenuto finanziamenti pubblici ma non produceva alcunché, aveva un attivo pari a zero e alla fine, quando fu dichiarata fallit, fu individuato un passivo fallimentare di sei miliardi delle vecchie lire. La Azovit fu dichiarata fallita il 15 luglio del 2000 e furono dimostrati una serie di rapporti incrociati tra altre società riferibili ai Coppola, La Torre Saracena e la Cozivi. I finanziamenti pubblici ricevuti dal gruppo ammontavano ad otto miliardi di lire. Il legale di Salvatore Coppola, condannato a sei anni per bancarotta fraudolenta della Azovit, l’avvocato Bartolomeo Parrino, ha preannunciato il ricorso in appello.

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