MAFIA. EOS, RINVIATI A GIUDIZIO TRE IMPUTATI

Il Gup di Palermo, Giangaspare Camerini, ha rinviato a giudizio Andrea Quatrosi, Pietro Pilo e Diego Ciulla. I tre sono accusati di associazione mafiosa ed estorsione. A giudicarli, il 18 aprile prossimo, sara’ la V sezione penale del Tribunale di Palermo. I tre, arrestati nell’ambito dell’indagine dei carabinieri denominata Eos, sono ritenuti esponenti di spicco del ‘mandamento’ di Resuttana e vicini ai boss palermitani Sandro e Salvatore Lo Piccolo, gia’ arrestati. A loro carico le accuse di diversi pentiti tra cui Manuel Pasta. Quatrosi. 52 anni, è originario di Cinisi ma abita a Partinico ed è considerato al vertice del mandamento di Resuttana. Lo fu fino al momento del suo fermo, avvenuto il 9 aprile dell’anno scorso, nell’ambito della terza tranche dell’operazione Eos dei Carabinieri. Quatrosi in particolare, secondo l’accusa avrebbe coperto la latitanza dei Lo Piccolo fino al loro arresto, e successivamente, sarebbe arrivato al vertice del mandamento. Tra gli episodi contestati agli imputati una serie di estorsioni a danno dei negozi della “Palermo bene”, al panificio dell’ex giocatore del Palermo Tanino Vasari, costretto a pagare 1,000 euro al mese. Taglieggiati anche l’autorimessa Car Wash, la parrucchieria Piero Caccano e il negozio Pizzo & Pizzo.

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