PARTINICO. RIFONDAZIONE RICORDA DANILO DOLCI

“Se l’occhio non si esercita, non vede. Se la pelle non tocca, non sa. Se l’uomo non immagina, si spegne”. Sono le parole di Danilo Dolci, il sociologo triestino che visse per diversi anni a Trappeto, dove porto avanti diverse proteste non violente come il digiuno e lo sciopero alla roverscia, cioè scioperare lavorando. Danilo Dolci è stato ricordato questa mattina dal Partito della Rifondazione Comunista di Partinico con una celebrazione in via Iannello nel quartiere, nel quartiere Spine Sante, dove nel 1962 in una modestissima dimora, il sociologo della fame contro la povertà e la miseria e per la realizzazione della diga sullo jato.
La comunicazione ha rappresentato una caratteristica importante del lavoro sociale ed ecucativo di Danilo Dolci.

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