OSPEDALE PARTINICO. CHIUSO REPARTO OSTETRICIA, OGGI AUTOPSIA SU FEDERICA

Le avevano dato il nome di Federica ed era la loro quartogenita, arrivata appena due giorni prima di Natale, un bel regalo sotto l’albero se il suo cuore non si fosse fermato poco dopo la nascita, giovedì scorso all’ospedale civico di Partinico. Federica, nata con taglio cesareo, sarebbe morta dopo essere stata affidata alle cure dei pediatri del nosocomio. Sul corpicino della piccola sarà eseguita oggi l’autopsia e sempre in giornata, Federica sarà seppellita al cimitero di Partinico. Proprio questa mattina, la sorella della partoriente, si è recata al comune per assicurarsi la disponibilità di un loculo nella necropoli cittadina.
Federica era la quartogenita di casa Caci, di Franco ed Emanuela Lezzi, che nonostante fosse diabetica, aveva già portato a termine tre gravidanze e con parto naturale. La donna, ci racconta la sorella, era alla 41 esima settimana di gestazione. “La mattina del 23 dicembre, Emanuela si sarebbe recata in ospedale per un primo tracciato, a mezzo giorno poi, il secondo monitoraggio che avrebbe rilevato il battito debole della piccola in grembo, ma i medici –sostiene sempre la sorella di Emanuela Lezzi- avrebbero consigliato alla puerpera di andare tranquillamente a casa per pranzare. Nel pomeriggio la donna sarebbe tornata in ospedale, pronta per partorire, ma –continua la signora Lezzi- i medici avrebbero perso troppo tempo nel decidere se procedere con parto naturale o taglio cesareo”. La donna, dopo la chiusura da parte della direzione aziendale dell’ASP di Palermo, del reparto di ostetricia e ginecologia di Partinico e la sospensione di due medici ed un’ostetrica, indagati per omicidio colposo, è stata ricoverata all’ospedale Ingrassia nel capoluogo. E al citofono dell’abitazione di Franco Caci ed Emanuela Lezzi, i genitori di Federica, in via XXV Aprile a Partinico, non risponde nessuno. Bocche cucite anche all’ospedale, il dirigente sanitario del locale nosocomio Serafino Garda, non ha risposto alle nostre domande , le comunicazioni –ha detto- sono state affidate all’ufficio stampa dell’azienda ASP. Intanto, oltre all’inchiesta della procura e dell’ azienda sanitaria locale anche l’ assessorato regionale alla Sanità manderà gli ispettori. La procura ha sequestrato le cartelle cliniche, il cordone ombelicale e la placenta che saranno sottoposti ad accertamenti. La decisione di chiudere il reparto è stata presa dopo la relazione della commissione tecnico-ispettiva che ha controllato le procedure e i protocolli di assistenza seguiti dal personale in servizio durante il parto. Comunque è stato attivato dall’ASP al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Partinico un servizio sostitutivo per garantire il trasferimento protetto delle pazienti nei nosocomi di Palermo o Castelvetrano. Vengono, dunque, assicurate le “emergenze indifferibili e non trasferibili”, ma per il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, si tratta di interruzione di pubblico servizio. Proprio oggi ha inviato una nota al dirigente generale dell’ASP Salvatore Cirignotta, all’assessore regionale alla sanità Massimo Russo e per conoscenza al prefetto Giuseppe Caruso, per chiedere chiarimenti sul provvedimento adottato in merito. Quello di giovedì scorso, negli ultimi due anni, è il settimo caso di morte sospetta di neonati al nosocomio. Adesso anche la commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, presieduta da Leoluca Orlando, e la commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale, guidata da Ignazio Marino, vogliono vederci chiaro. Così il primo ha chiesto all’assessore regionale alla sanità Massimo Russo –ed è già la seconda volta in una anno- una relazione finalizzata ad acquisire elementi informativi sulla morte della piccola, il secondo ha chiesto “un’istruttoria ai carabinieri del Nas”, che in giornata si recheranno nel reparto che è stato chiuso per una minuziosa ispezione.

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