MAFIA. DUE ARRESTI E SEQUESTRO DI BENI PER 50 MILIONI DI EURO A FIANCHEGGIATORI RACCUGLIA

Due presunti favoreggiatori del boss di Altofonte Domenico Raccuglia sono stati arrestati dai carabinieri del Comando Provinciale di Palermo. Si tratta di Andrea Di Matteo, di 43 anni, e Salvatore Giuseppe Raccuglia, di 41. I provvedimenti di custodia cautelare in carcere, con l’accusa di associazione mafiosa e favoreggiamento, sono stati emessi dal Gip di Palermo. Entrambi sono accusati di associazione mafiosa e favoreggiamento. Le indagini, condotte dal Nucleo investigativo del reparto operativo dei carabinieri nell’ambito delle attività finalizzate alla cattura del boss latitante, arrestato il 15 novembre del 2009 a Calatafimi (Trapani), hanno consentito di acquisire numerosi elementi a carico dei due indagati che risulterebbero affiliati alla famiglia di Altofonte. Di Matteo e Raccuglia (che non è parente del boss) avrebbero inoltre fornito supporto sia logistico sia economico al capomafia, durante la sua latitanza. Contestualmente, i carabinieri hanno sequestrato beni per un valore complessivo di circa 50 milioni di euro – tra cui un lussuoso yatch di venti metri, una Ferrari e una Bmw X6 –all’imprenditore palermitano Vincenzo Graziano, di 59 anni. Secondo le indagini svolte dai militari del Nucleo investigativo di Palermo, l’ingente patrimonio sarebbe frutto dell’attività di riciclaggio svolta dall’imprenditore, già condannato per associazione mafiosa. Vincenzo Graziano, arrestato nel 2008, viene indicato dagli inquirenti come elemento di spicco della famiglia mafiosa dell’Acquasanta. Il provvedimento di sequestro, disposto dalla sezione misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, oltre all’imbarcazione e alle due vetture di lusso, riguarda società, beni immobili (tra cui una villa a Palermo e un complesso residenziale in provincia di Udine) e conti correnti sia nel capoluogo siciliano sia in Friuli Venezia Giulia, dove Graziano aveva spostato da tempo i propri interessi imprenditoriali al fine di riciclare il patrimonio illecitamente acquisito.

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