CASO GIULIANO. ANCORA 10 GIORNI DI ATTESA PER L’ESITO DEL DNA

Si allungano i tempi per conoscere i risultati degli esami del dna che stabiliranno se i resti custoditi nel cimitero di Montelepre e riesumati il 28 ottobre scorso, siano realmente quelli del bandito Salvatore Giuliano, ucciso a Castelvetrano il 5 luglio del 1950. I tentativi scientifici, finora eseguiti dal biologo del gabinetto di Polizia scientifica di Roma Renato Biondo e dal direttore del dipartimento di medicina legale dell’università di Genova Francesco De Stefano, non hanno ancora sortito gli effetti sperati. I primi elementi emersi dal confronto effettuato tra il dna estratto dai resti riesumati dalla tomba di Giuliano e quello del nipote Giuseppe Sciortino, non sono sufficienti per stabilire l’esatta comparazione genetica. I risultati erano attesi per oggi, ma gli esperti procedono a tentativi e passeranno almeno altri 10 giorni prima di conoscere l’esito definitivo. Alle operazioni per il confronto ereditario sta partecipando anche la professoressa Elena Carra, perito di parte nominato dai familiari del bandito Salvatore Giuliano. Sono stati gli studiosi Giuseppe Casarrubea e Mario Cereghino a fare riaprire l’inchiesta diretta dal Procuratore Aggiunto Antonio Ingroia, e seguita dai pm Francesco Del Bene, Lia Sava e Paolo Guido, perche’ si dicono quasi certi che la salma che da 60 anni riposa nella necropoli del paese “non e’ quella del re di Montelepre” ma di un suo sosia. Numerose le perizie disposte dalla Procura dal 28 ottobre scorso, data in cui è stata riesumata la salma, e diverse le testimonianze acquisite finora, comprese quelle dei due infermieri che hanno raccolto le dichiarazioni dell’avvocato Gregorio di Maria di Castelvetrano, colui che ospitò Giuliano negli ultimi mesi di latitanza, fino al giorno della presunta morte; lo stesso uomo che ai paramedici avrebbe rivelato che Giuliano fosse vivo e vegeto in America e che a morire al suo posto, quel 5 luglio del 1950 fu un ragazzo che gli somigliava tanto. L’auspicio è adesso che i risultati dell’accertamento scientifico in corso riescano a fugare ogni dubbio sul mistero che ruota attorno alla morte di Salvatore Giuliano che, per decenni, ha alimentato leggende su una sua presunta fuga e vita in America.

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