TRUFFE AGLI ANZIANI. 26 INDAGATI NEL PALERMITANO E NEL TRAPANESE

La procura di Palermo ha chiuso l’inchiesta su una presunta banda di truffatori. Le vittime sono per lo più anziani, cui sono state vendute patacche spacciate per preziosi gioielli. Le persone indagate sono 26. I pm Calogero Ferrara e Vania Contrafatto hanno notificato gli avvisi di conclusione delle indagini che anticipano la richiesta di rinvio a giudizio. Le prime truffe, messe a segno fra Trapani e Palermo, sono state scoperte dai carabinieri di Alcamo e Castellammare del Golfo (Tp) nell’aprile scorso, quando 9 degli indagati sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Per altri 4, invece, è scattato l’obbligo di dimora. Da allora all’elenco degli indagati si sono aggiunti altri 10 nomi. Sono una cinquantina in tutto gli episodi di truffa, alcuni dei quali commessi e denunciati successivamente agli arresti. Come nella più classica delle sceneggiate napoletane ognuno recitava la propria parte. Gli anziani venivano avvicinati per strada e irretiti al punto da credere in un affare vantaggioso che si traduceva nell’acquisto delle solite patacche. Promotori ed organizzatori della truffa sarebbero stati Filippo Genova, Giuseppe Immesi e Michele Incontrera. Il sistema dei raggiri si ripeteva in serie. Un finto marinaio straniero adescava l’anziano, facendogli credere di essere sbarcato da poco. Quindi entrava in scena un finto interprete che riferiva alla vittima l’intenzione del marinaio di vendere gli oggetti preziosi. Quindi chiamava in causa un amico gioielliere che garantiva la bontà dell’affare. Le vittime avrebbero sborsato dai 2 agli 8 mila euro. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.

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