TRAPPETO. PROSEGUE L’ITER PER L’UNIONE DEI COMUNUI CON PARTINICO

Saranno necessarie altre due votazioni in consiglio comunale a Trappeto, per approvare lo Statuto dell’Unione dei Comuni con Partinico. Il regolamento infatti è stato votato con una maggioranza semplice, di 6 consiglieri, contro 4 esponenti di opposizione e un astenuto. Per l’approvazione, in una sola seduta, dello Statuto che sancisce la nascita dell’ente territoriale, è necessaria una maggioranza qualificata dei 2/3 dell’assise civica. Poiché questi numeri non sono stati raggiunti durante la seduta di lunedì scorso, il consiglio comunale si dovrà riunire altre due volte e approvare il regolamento anche con una maggioranza semplice. Il massimo consesso civico quindi, tornerà a riunirsi per portare avanti l’iter dell’approvazione. Contrari all’Unione dei comuni con Partinico, gli esponenti di opposizione, Pietro Maniaci, Nicola La Fata, Giuseppe Russo e Antonino La Fata, che giudicano antidemocratico, carente e sopratutto incomprensibile il criterio di assegnazione dei componenti del consiglio dell’Unione. La minoranza inoltre, considera illegittimo l’articolo 9 dello statuto dell’Unione che vincola gli esponenti dell’assise, a restare nel gruppo consiliare di appartenenza, pena la decadenza e l’eventuale surroga. E infine per l’opposizione non sono stati coinvolti altri comuni e la cittadinanza, attraverso un referendum consuntivo per conoscere l’opinione della popolazione. “Le posizioni del gruppo di minoranza sono strumentali” sostiene il presidente del consiglio comunale di Trappeto Nuccio Amato. “Sarebbe assurdo fare un referendum sull’Unione dei comuni, non è mai stato fatto in tutta Italia e comporterebbe costi non indifferenti per le casse comunali. I consiglieri di opposizione – continua Amato – hanno sempre saputo che l’unione sarebbe stata costituita con Partinico e non hanno mai proposto modifiche per migliorare lo statuto. Abbiamo coinvolto anche i paesi limitrofi ma non è mai stato raggiunto un accordo definitivo. Lo scorso 26 ottobre – conclude il presidente del consiglio- quando è stata convocata una riunione sulla questione allargata a tutto il consiglio comunale, gli esponenti di opposizione non si sono presentati.”

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