PARTINICO. INQUIENTANTI MESSAGGI INTIMIDATORI AI DANNI DI UN IMPRENDITORE EDILE

(immagine archivio)
di Loredana Badalamenti

Ancora fiamme nella notte a Partinico. Nel mirino degli attentatori, un altro piccolo imprenditore edile del luogo, Saverio Lo Monaco che nell’arco di pochi minuti si è visto andare in fumo contemporaneamente, un deposito, un camion, un’automobile e il portone di casa. Il primo allarme al 115 è scattato all’1,30 circa. I vigili del fuoco del locale distaccamento, sono immediatamente intervenuti in Via De Francisci, dove l’imprenditore ha un magazzino adibito a garage. Ignoti, indisturbati, attraverso il sopraluce di un grande portone in ferro, hanno introdotto del liquido infiammabile all’interno della struttura in cui era custodito un camion che gli operai avevano già caricato di materiale ferroso per il lavoro che avrebbero dovuto svolgere questa mattina. Una volta appiccato il fuoco, le fiamme hanno completamente distrutto il mezzo pesante, mentre le roventi temperature raggiunte dalle alte lingue di fuoco, hanno fatto crollare parte della copertura in legno e tegole della rimessa resa inagibile. Mentre i pompieri cercavano di domare il rogo e i carabinieri del nucleo radiomobile eseguivano i rilievi di rito, è arrivata l’altra segnalazione di intervento. Lo stesso titolare del magazzino, non si capisce se ancora ignaro di quanto stesse accadendo nell’altra sua proprietà, preso dal panico ha allertato la polizia perchè rimasto intrappolato in casa, assieme alla moglie, a causa di un ulteriore incendio che stava interessando l’ingresso della sua abitazione, in via Avellone. Qui, i malviventi, hanno appiccato il fuoco ad uno pneumatico che hanno appeso al portone principale dell’edificio e contemporaneamente hanno cosparso di benzina e dato alle fiamme l’automobile della stessa vittima dell’inquietante messaggio intimidatorio, una citroen C1 che era parcheggiata di fronte la sua residenza. Anche in questo caso danni ingenti, ancora da quantificare, sia al portone in legno che è stato carbonizzato dalle fiamme, che all’automobile parzialmente deteriorata dalle alte temperature. Le indagini su quanto è accaduto sono seguite congiuntamente da carabinieri e polizia. Il piccolo imprenditore edile destinatario degli attentati con il fuoco è incapace di sciogliere i tanti interrogativi che avvolgono la vicenda, l’ennesima, visto che già 4 anni fa, esattamente il 15 settembre del 2006, finì nel mirino di ignoti piromani. All’epoca, ad andare in fumo fu la sua automobile e due camion dell’impresa di cui è titolare. Sull’episodio pesa l’ombra del racket e della mafia, ma le forze dell’ordine preferiscono indagare a 360° gradi, scandagliando nel fondo dei ricordi della vittima per portare a galla elementi, anche minimi, utili però per far luce sull’accaduto. Gli incendi dolosi di questa notte, seguono, a distanza di poche ore, l’episodio analogo che nella notte tra sabato e domenica scorsi ha interessato un altro imprenditore edile di Partinico a cui è stata incendiata l’autovettura. Un’escalation di avvenimenti che sta generando maggiore preoccupazione tra gli abitanti e soprattutto tra chi opera nelle attività produttive.

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